Dettagli Recensione
Contenuti interessanti...ma poco dinamici
Ho letto tutti e tre i romanzi di Lars Kepler, ad eccezione dell' ipnotista che ho trovato sensibilmente sotto tono gli altri due sono letture discretamente fluide e gradevoli, polizieschi dinamici allestiti nel nord Europa, con Joona Lynna che più che come protagonista dei romanzi ricopre il ruolo di coordinatore delle indagini.
Il romanzo apre le danze con un drammatico inseguimento di un killer, la coppia inseguita si dilegua nel panico più attanagliante cercando di sfuggirgli nelle radure e foreste di alcune isolette scandinave...
Tutto è legato ad una fotografia misteriosa che sembra essere per qualcuno molto compromettente e che trascina in un vortice torbido, un suicidio di un alto funzionario svedese e alcuni incidenti solo apparentemente casuali ma orditi da mani criminali capaci e risolute.
Cosa ritrae la fotografia? Da chi è stata scattata? Come mai catalizza tanta violenza attorno a se?
Joona Lynna e Saga Bauer ( quest'ultima protagonista anche del terzo libro con un ruolo adrenalinico ) sono incaricati dai vertici della polizia di indagare sul caso e risolverlo, salvando la vita alla coppia in fuga dall'Esecutore.
Nella cornice scandinava, dentro un intricato caso poliziesco dove un'ingente vendita di armi ad un paese africano vede la regia di cupi funzionari statali e di un mercenario senza scrupoli Raphael Guidi, le indagini proseguiranno con ritmi serrati e capovolgimenti di fronte fino all'epilogo finale su una nave in alto mare...
Vedo dei temi duttili in questi romanzi e mi domando come mai non siano ancora state preparate delle pellicole cinematografiche, i contenuti non sono ai livelli di Stiegg Larsson ma forse proprio per questo motivo il romanzo risulta più sobrio e scorrevole, anche se con ciò non dico assolutamente che sia migliore.
L'ultima nota, il violino di Paganini, compositore illustre con dubbia fama demoniaca ( perfettamente in "sintonia" con il trafficante Raphael Guidi ) che tesse in questo libro la colonna sonora del suo Capriccio n.24.