Dettagli Recensione
Le storie nella storia.
Diane Setterfield è una scrittrice britannica nata nel 1964 e questo è il suo unico romanzo, non a caso ha creato in un colpo solo un best-seller da 1000 copie a settimana vendute. Sulla sua vita non si trova molto quindi passo alla trama del libro che vi metterò qui sotto molto brevemente.
La protagonista è una ragazza, Margaret Lea, una giovane libraia antiquaria che lavora nel negozio del padre ereditando da lui la passione per la letteratura ma, soprattutto, per le biografie. Un giorno viene chiamata per scriverne la biografia dalla leggendaria Vida Winter, una scrittrice famosa quanto misteriosa. Pare che effettivamente non abbia mai detto la verità riguardo alla sua vita ed ogni intervista o dichiarazione contiene sempre fatti diversi, tutti inventati da lei. Margaret accetta un po' titubante e si reca nello Yorkshire dove verrà ospitata dalla stessa Vida. Qui rimarrà come "rapita" dalla complessa storia che interessa la famiglia Angelfield e la sua attenzione verrà catturata, in particolar modo, dal libro che Vida non ha mai voluto pubblicare: La tredicesima storia. Nascerà una profonda amicizia tra le due donne e Margaret scoprirà degli aspetti del suo carattere e della sua vita che senza questa esperienza non avrebbe mai potuto conoscere.
Beh, devo dire che non sapevo cosa aspettarmi da questo libro quando l'ho cominciato a leggere. Non mi pareva un gran che ma appena la storia di Vida Winter ha preso forma, mi sono dovuta ricredere. Trama intrecciata ma non troppo, tutto sommato si rimane confusi per poco poiché le spiegazioni arrivano nel momento giusto senza farti perdere il filo logico che le lega insieme. Scritto con sapienza,anche se ammetto che la nostra Margaret non mi sia risultata particolarmente simpatica. Momenti pieni di emotività si alternano ad attimi di "apatia" e nella ricerca di creare un personaggio più o meno reale, ogni tanto pare che questo intento non ci sia più. Influirà sicuramente il fatto che non mi identifico con lei, quindi tutto ciò che la riguardava ammetto di averlo letto con un certo distacco. Alla fine sì,è un libro così ben scritto e ci si può permettere di provare emozioni per i vari personaggi, tenerezza per Aurelius e un po' di antipatia per Margaret. Ce n'è per tutti.
Detto questo lo consiglio anche ai lettori occasionali ma non troppo, i capitoli sono quasi tutti brevi ma la trama non è delle più semplici e non conviene intervallare troppo le letture. Un linguaggio chiaro e scorrevole, alla portata di tutti.
Buona lettura!
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