Dettagli Recensione
Veramente brutto.
Faccio prima a scrivere quello che salvo di questo romanzo che quello che ho apprezzato. Salvo il titolo, che a mio modo di vedere è una stupenda trovata di marketing e salvo le citazioni degli Smiths, anche se non ho ben capito cosa c'entrano con il romanzo. Per il resto questo libro non ha nè capo e nè coda. La storia è campata in aria, divisa in due parti, la prima in cui un ragazzo nel cambiare gruppo musicale assiste ad un omicidio, la seconda in cui tutti i personaggi del romanzo entrano letteralmente di forza (l'esempio è lo spagnolo amante della coinquilina che casualmente diventa anche autista del taxi) in quello che diventa uno scapestrato giallo, a tratti splatter. Nel mezzo c'è un a spiegazione tramite flashback dei motivi del cambio di gruppo, ed infine un'appendice, sempre altrettanto sconclusionata, praticamente un flashforward. In questo romanzo c'è tutto e niente, amore, musica, litigi, omicidi, sparatorie, amicizie, tutto; il problema è che questi temi vengono solo toccati e mai approfonditi. Gli stessi personaggi si avvicendano in fretta e furia, e certi non si capisce da dove arrivino e dove vadano a finire. L'unica cosa sempre presente, forse anche un pò troppo, è il linguaggio musicale e le varie musiche. Dico un pò troppo perché a tratti l'autore sembra quasi volerci dare un saggio della sua cultura musicale, cosa a cui onestamente, come lettore, non ero interessato. Non giudico Coe perché è il primo libro che leggo dello scrittore inglese, ma per questo libro ho solo un aggettivo: brutto. Leggete altro.
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Mariangela