Dettagli Recensione
Incontri
Tre incontri che sono storie nella Storia: il primo non mi ha dato niente, il secondo tanto, il terzo molto poco. Ho trovato questo libro molto difficile da leggere, non tanto per il linguaggio, quanto proprio per l’articolarsi della storia, per la conoscenza del mondo ebraico che secondo me è requisito essenziale per comprenderne molte parti, per la passione per la storia che secondo me deve essere una scintilla già presente in un lettore prima di affrontare questo tipo di lettura. Tutto ruota attorno ad un’insegnante che incontra un ragazzo ebreo di 18 anni, un anziano docente di storia ed un ex agente del KGB. Questi incontri avvengono in anni molto diversi, dopo la fine della guerra, all’inizio degli anni ’90 ed alla fine degli anni ’50. Un po’ i personaggi, decisamente anomali e non immediati, un po’ questo su e giù nella Storia che già non è una mia passione, un po’ l’atmosfera grigia che permea tutte le pagine…insomma per me questo libro è stato davvero un peso, anche se il cuore del messaggio è proprio il rapporto della Storia, intesa come gli anni che passano, con i singoli personaggi ed il loro destino. Le pagine che mi hanno interessato di più sono i racconti del maestro di guerra e le scene dell’ospedale da campo: c’è tanta umanità e tanta ferocia in quelle pagine, che mi hanno portato a riflettere sul fatto che senza storie non esiste nulla, perché le storie sono la memoria del mondo, perché senza storie il passato viene cancellato.
Indicazioni utili
Commenti
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ordina
|
:-)
Ciao care ;-)
Ok però come consiglia Emilio, vada prima per L'arpa di Davita !!!!
che responsabilità....
:-)
un abbraccio a tutti !!!!
7 risultati - visualizzati 1 - 7 |
Ciao cara :-) un salutone da
Bruno