Dettagli Recensione
E VENNE L'UOMO...
...CHE CREO' DIO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA...
Personalmente, non è tanto la figura del Nazzareno che mi ha colpito ( per quanto la rinuncia ai piaceri dell’uomo sia un calvario maggiore, che non la tortura evangelica dei sacri scritti), per quanto sia stato sicuramente un atto di coraggio porre i principali attori dei vangeli, e Gesù su tutti, ad essere spogliati da quella veste di santità e a restituirgli la condizione umana. In verità quello che realmente mi ha incuriosito è il delinearsi di un piano subdolo arrogante e sanguinario partorito dalla mente di dio. . Per tutto il testo la curiosità di capire fino a dove il coraggio di Saramago si sarebbe spinto mi ha spronato alla lettura, pagina dopo pagina. Anche il rapporto con “Pastore” è narrato in modo straordinario, riesce a restituire a questa figura tanto aberrata una dignità e una importanza necessaria, atta a giustificare l’esistenza di dio, che nessuno, a mio avviso, è mai riuscito a rendergli. Un testo che ai miei occhi rappresenta la fine di un oscurantismo ecclesiastico durato XIX secoli, e che ancora oggi rappresenta un inno alla liberta di pensiero. Un opera che forse non avrebbe avuto ragion d’essere, se la chiesa cattolica, invece di pensare a glorificare Gesù e ad accaparrarsi proseliti, si fosse prodigata a percorrere i sentieri su cui andava predicando il figlio dell’uomo .
Il marchio di fabbrica di Saramago è, e rimane, la scelta stilistica e l’ironia tagliente che ritengo entrambi in egual misura essenziali e affascinanti. Il suo stile trascina e ti confonde, spesso ti costringe a riflettere ad entrare in sintonia con la storia e per apprendere al meglio alcuni passaggi si è costretti a rileggere, e magari, più di una pagina, per non perdere il filo e mai come nel flusso di coscienza si può veder fiorire il detto “repetita iuvant”
IN conclusione :
Uno scritto forte e intenso . Un testo che pone Gesù e dio in un rapporto di accettazione conflittuale, e mi azzardo a dire con il Diavolo come arbitro. Dio gioca con Gesù e con gli uomini con crudeltà e cinica determinazione, il tutto per soddisfare la sua brama di potere e vedere la sua gloria consolidarsi in eterno nel animo del uomo.
“Perché dio e le divinità in genere, per esistere, hanno bisogno di qualcuno che li preghi e li glorifichi, altrimenti regnerebbero solo nell'oblio.”
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La storia diciamo che è sempre la stessa, ma come cambia!
Ciao