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Il calore del sangue
 
Il calore del sangue 2014-05-13 11:10:38 giuse 1754
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giuse 1754 Opinione inserita da giuse 1754    13 Mag, 2014
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Luce alla Luce

IL CALORE DEL SANGUE di Irene Nemirowsky

Ho scelto di parlare di questo libro semplicemente citando i passi che più mi hanno coinvolta emotivamente.
Irene Nemirowsky (Kiev, 1903 –Auschwitz 1942) è un classico, sebbene la sua riscoperta sia recente e la casa editrice Adelphi abbia cominciato a pubblicare i suoi romanzi solo a partire dal 2005.
Ogni volta che li rileggo mi rendo conto che il nazismo, oltre ad aver falciato le vite di milioni di persone, è stata una macchina formidabile che ha tentato di azzerare ogni manifestazione di cultura libera.
Peccato (per chi ha creduto in quella nefasta ideologia) che le cose dello spirito non sono destinate a tornare alla polvere. Spesso tornano a brillare alla luce, perché dalla Luce arrivano.

“A vent’anni qualcuno fa irruzione nelle nostre vite. Sì, uno sconosciuto, esuberante e alato, radioso, che ci accende il sangue, ci devasta la vita e se ne va.”
“Un gruppo di persone in età matura emana un senso di imperturbabilità: i loro organismi danno l’impressione di aver digerito tutte le portate pesanti, amare o piccanti della vita, eliminato tutti i veleni, e per dieci o quindici anni essi si trovano in uno stato di equilibrio perfetto, di invidiabile salute morale. Sono soddisfatti di sé. Il faticoso e vano lavorio con cui la giovinezza tenta di adattare il mondo ai propri desideri l’ hanno già compiuto. Hanno fallito, e ora si riposano.
” 'La carne ci vuol poco a soddisfarla. E' il cuore a essere insaziabile, il cuore che ha bisogno di amare, di disperarsi, di ardere di un fuoco qualunque ... '
"A vent’anni, invece, come ardevo!... Come mai dentro di noi si accende un fuoco simile? Una fiammata che travolge ogni cosa nel giro di pochi mesi, pochi giorni, a volte poche ore; poi si spegne. E non resta che fare il conto dei danni
"Esiste un momento perfetto, quando tutte le promesse giungono a maturazione e finalmente cadono i bei frutti, un momento che la natura tocca verso la fine dell'estate, supera presto, e poi iniziano le piogge dell'autunno. Lo stesso vale per le persone."

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Commenti

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Chissà perché la Nemirowsky sceglieva questi titoli da romanzo rosa per i suoi libri. La frase più bella e che condivido in pieno mi sembra comunque la tua riflessione sulla Luce.
Nemirowsky è figlia del su tempo, quando i romanzi rosa andavano per la maggiore. Non si sarebbe neanche concepita una donna che andasse oltre l''amore. Grazie mille per il tuo complimento!
Sì, e probabilmente era anche un espediente attira-lettori.
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