Dettagli Recensione
Welsh dalle polveri un po' bagnate
Meno rabbioso, scurrile e squilibrato del solito. Non c'è ombra dell'irriverenza di "Tolleranza zero" o Porno", neppure della ferocia e del malessere di "Trainspotting" o "Il lercio", anche l'ironia in stile "Colla" (sempre con uno sguardo ficcante sul sociale) pare stemperata.
L'autore scozzese sembra un po' in vacanza nell'occasione, narra di una storia d'amore e riscatto, ovviamente a suo pittoresco modo, ambientata in un sobborgo di Edimburgo tra un fantino fallito e una danarosa ragazzetta.
Sempre piacevole il differente approccio di scrittura a seconda di chi narra i fatti, con alcuni passaggi (come quello del sermone) a dir poco esilaranti. La storia però stenta ad in ingranare, soprattutto se paragonata al delirante mondo, soprattutto proletario, che Welsh riesce regolarmente ad inquadrare con sguardo lucido e disincantato. Non c'è la solita cupezza, mista ironia e cinismo. E' più un divertissment scorrevole con isolati lampi creativi.
Nel complesso piacevole, anche se minore.