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Il linguaggio segreto dei fiori
 
Il linguaggio segreto dei fiori 2014-04-16 20:02:13 ALI77
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
ALI77 Opinione inserita da ALI77    16 Aprile, 2014
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VICTORIA E IL SUO MONDO DEI FIORI

Questo libro ha catturato la mia attenzione già da quando era uscito nel 2011, ma per una ragione o per un’altra non l’avevo acquistato.
L’ho finalmente comprato poche settimane fa trovando in edizione economica, la copertina è molto carina e trovo originale anche l’idea che ogni libro abbia stampato un fiore diverso con il relativo significato, il mio per esempio è il Narciso nuovi inizi.
La storia gira attorno a Victoria Jones, una ragazza problematica e molto complicata, vorrei ben dire dopo quello che ha vissuto. Ha un’unica grande passione, i fiori e con quelli lei comunica con il mondo.
E’ stata abbandonata dopo il parto, nessuno sa chi erano i suoi veri genitori e non si conosce nemmeno con esattezza il luogo e il giorno di nascita.
Cambia ben 32 case, fino ad arrivare ad Elisabeth l’unica persona con cui abbia provato ad andare d’accordo, che si sia messa alla prova ma anche con lei non è andata a finire bene.
Con Elisabeth lei ha passato uno dei suoi periodi più felici è infatti stata lei ad insegnarle tutto quello che sa suoi fiori e sul loro significato.
Dopo aver vissuto per una decina d’anni in una comunità alloggio all’età di 18 anni, viene trasferita in una casa di accoglienza ma solamente i primi tre mesi sono gratuiti, se vuole rimanere lì dovrà lavorare e pagare l’affitto.
Questa ragazza si ritrova dopo 18 anni a vivere da sola, a dover sopravvivere in un mondo esterno che lei rifiuta totalmente, non vuole socializzare, non ha motivazione per farlo, ne nessun titolo di studio da poter proporre per fare un qualsiasi lavoro.
Dopo 3 mesi, si trova a vivere come senzatetto e dorme nel parco di Mckinley Square a San Francisco per parecchi mesi, fino a che si propone di andare a lavorare in una fioreria, la proprietaria Renata,all’inizio è titubante ad assumere la ragazza poi invece, si ricrederà sul suo conto.
Inizia a lavorare nel negozio soprattutto il fine settimana al sabato o la domenica e la aiuta a organizzare degli eventi per i suoi clienti.
Andando al mercato dei fiori è lì che Victoria incontra Grant, l’unico uomo che riuscirà ad entrare nel mondo della ragazza e a capirla….
Qui mi fermo con la trama per non svelare di più, ho ammirato molto Victoria con la sua forza ma anche con la sua profonda fragilità derivata soprattutto dal fatto che, a mio avviso, le manca il primo amore, quello dei genitori.
I fiori per Victoria, sono un rifugio un buon amico che sai che non ti tradirà, inoltre lei comunica con il mondo esterno grazie al significato che loro hanno, ma la maggior parte delle volte si trova davanti delle persone che non capiscono cosa simboleggia il fiore.
Nel libro si capisce che Victoria ha un bisogno d’amore immenso, le manca, non le è mai stato dato e di conseguenza quando sfiora la felicità invece di afferrarla la lascia andare via, per paura di poter rovinare tutto ma soprattutto di non essere degna di questo amore.
Victoria in un tratto del libro dice che non riesce a provare dei sentimenti delle emozioni, questo mi ha molto colpito perché credo che lei provi molto dolore e sofferenza in molte scelte che compie nel corso della storia.
Preferisce fuggire, cavarsela da sola invece di pesare sugli altri, non crede di essere adatta ad amare e rifiuta l’amore che le persone cercano di darle.
Non a caso il fiore che la descrive è il cardo campestre che ha il significato di misantropia.
Il libro mi è piaciuto molto, mi ha fatto capire quanto dolore ci sia dietro a questi bambini che vivono in una comunità o vengono affidati o adottati da una famiglia, ma anche per le stesse persone che decidono di adottare credo che serva molto coraggio e ci si debba mettere in gioco ad accogliere questi bimbi.
Mi è sicuramente piaciuto la copertina molto carina e azzeccata e alla fine che c’è un piccolo dizionario del significato dei fiori e mi sono andata a vedere anche il mio fiore preferito il tulipano.
Fino a 200 pagine sono stata veramente coinvolta nella lettura del romanzo, presa dalla storia di Victoria e dalle sue stranezze poi secondo me l’autrice ha dato una sua interpretazione alla storia a mio avviso un po’ diversa dalla prima parte.
Avrei voluto che la storia prendesse una piega differente, questo non significa che il libro non mi sia piaciuto, anzi credo che mi ricorderò ancora per molto tempo la forza e il coraggio della protagonista.
Il libro, secondo me va letto perché è una storia molto forte, nel romanzo ci sono vari temi che sono importanti e che fanno riflettere come l’adozione, il rifiuto, l’incapacità di amare e di trovare se stessi e la propria strada nel mondo.
L’autrice, per me, ha affrontare questi temi con grande sensibilità e toccando il cuore delle persone con una storia inventata ma che rispecchia le varie storie vere e tragiche dei bambini che vengono affidati se sono fortunati ad una famiglia, ma se nel caso questo non avvenga si trovano a dover affrontare una vita che non conoscono e un mondo che loro considerano distante.
La scrittrice, in prima persona ha vissuto l’esperienza di lavorare con dei bambini senza la famiglia o con genitori problematici.
Concludo con una frase che mi ha colpito molto e che secondo me rappresenta il libro, “con il tempo avremmo imparato a conoscerci e io avrei saputo darle……….” “………..un amore imperfetto e senza radici”.

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