Dettagli Recensione
Il gioco dell'angelo
Secondo capitolo di una quadrilogia detta "Cimitero dei libri dimenticati".
In quest'opera Zafòn ci proietta nella Barcellona dei primi del XX° secolo, decrivendoci una città dallo sfondo nichilista che si fa soffocare da ambientazioni quasi dark, con location su cui incombono ombre e nebbie perenni, da cui si percepiscono, leggendo, olezzi maleodoranti quasi putridi.
Il genere thriller, quasi gotico, dai chiari influssi romantico-decadenti, con un tocco di paranormale nei punti giusti che non guasta.
I personaggi, nel bene e nel male, sono tratteggiati molto bene e per ognuno si potrebbe scrivere un romanzo a sé.
Ha una trama fittissima di colpi di scena ed il lettore si sentirà pempre più coinvolto dalle avventure del protagonista.
Solo il finale, a mio parere è un po' troppo forzato ed in alcuni tratti prevedibile.
Nel compesso la lettura risulta estremamente scorrevole e gradevole.
L'arte dell'autore sta nel rapire il lettore sommergendolo con una storia incalzante da vivere, sul finale, quasi in apnea.
Un'opera che conferma la magia letteraria di questa quadrilogia proposta da Zafòn.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Syd
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