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Neve di primavera
 
Neve di primavera 2014-04-04 17:38:45 Mario Inisi
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    04 Aprile, 2014
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Vocazione alla futilità

Il modo di concepire la vita e di guardare il mondo di Mishima è quanto di più distante dalla mia sensibilità potrei immaginare. Il protagonista della storia, Kijoaki, è un ragazzo di 20 anni dal carattere non facile come probabilmente anche l'autore Mishima. "Il bell'adolescente sentiva che la futilità era il marchio della sua esistenza. Il suo convincimento di non avere altro scopo nella vita se non quello di distillare veleno, faceva parte dell'ego di questo diciottenne. Aveva deciso che mai le sue belle mani bianche avrebbero conosciuto il sudiciume e le callosità. Voleva essere una banderuola totalmente in balia dei venti. Solo una vita votata alle emozioni gli sembrava degna di essere vissuta."
La storia che ci racconta Mishima non è solo la storia d'amore tra Kijio e Satoko. E' soprattutto il braccio di ferro tra due volontà di giganti che l'autore ci propone. Per buona parte del romanzo il braccio di ferro è soprattutto un gioco a tavolino in cui da subito la donna risulta la parte più debole. Debole perchè mette in campo sentimenti sinceri. Il ragazzo sembra incapace d'amare, incapace di sentimenti reali. Solo quando la storia d'amore diventa impossibile perchè la ragazza è promessa sposa a un membro della famiglia imperiale e l'imperatore stesso ha accordato il consenso alle nozze, Kijo scopre di amare la ragazza. La sensazione è di essere di fronte a un narcisismo immenso che poco ha a che fare con l'amore. A un desiderio di sconfiggere e dominare il mondo e le sue convenzioni. Ma non partendo dal presupposto che esse siano sbagliate, no. Di fronte all'eccezionalità e alla bellezza dei due amanti ogni azione diventa lecita, e la grandezza della sfida in un certo senso la giustifica.
"Ciò che aveva il potere di tramutarsi in poesia non era il male, no.E questa, incontestabilmente, era una dottrina che permeava di sè le antiche tradizioni di casa Ajakura, basate sulla grazia e sulla distinzione."
La bellezza è il lascia passare per tutto, la forma è il vero contenuto di ogni cosa. Per un istante di bellezza si può dare la vita. La vita dei grandi è un momento estetico.
Non nascondo che provo una epidermica repulsione per questo tipo di modo di vedere il mondo che ha però un suo enorme fascino. I personaggi dei due ragazzi mi hanno ricordato per forza di volontà e carattere alcuni degli eroi dostoevskijani. Ivan Karamazof e Katherina Ivanovna per esempio. Però nei personaggi di Dostoevskij c'è sempre una ricerca interiore e una forte tensione morale qua sostituita da una tensione soprattutto estetica.Mentre i personaggi di Dostoevskij godono della grande umanità dell'autore che li fa uscire dalla carta stampata dando loro il soffio vitale, i personaggi di Mishima, altrettanto giganteschi, sono incapaci di vivere e amare in mezzo alla realtà possibile e si ergono isolati nella clausura che si sono autoinflitti, come bellissimi ideogrammi su pergamena. Sono gelidi come la neve richiamata dal titolo del romanzo, neve che è simbolo di purezza, di vita di sentimenti, di bellezza colti nell'istante prima di sciogliersi in un fango melmoso .

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Commenti

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Ho letto con interesse la tua analisi perchè ho letto il testo in questione e comprendo l'impatto di Mishima e dei suoi contenuti sul lettore, interessante anche il parallelo che hai tracciato con Dostoevskij a cui sinceramente non avevo pensato..
Tuttavia a mio modestissimo parere è preferibile leggere tutta la tetralogia con l'immenso bagaglio di contenuto ed evoluzione dei contenuti; ti posso garantire Mario che al termine dell'opera tutto assume un significato più pieno.
Se mi fossi fermata a questo primo titolo, avrei perso il succo dell'intera parabola del pensiero dell'autore.
Eppoi chiaramente condividerne il pensiero e l'ideologia, è tutta un'altra storia....il contenuto della tetralogia è talmente pregno di concetti filosofici che si apre un mondo
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Mario Inisi
05 Aprile, 2014
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Ho tutta la tetralogia da leggere sul comodino. Le tre stelle sul contenuto non sono dovute alla superficialità dei temi trattati, perchè non si può dire che il libro sia superficiale in senso stretto, ma a un moto di ribellione per la sua visione del mondo. La sua ideologia mi sembra un po' pericolosa anche se probabilmente ne ho una visione molto limitata. Non ho osato dirlo ma questo personaggio (Mishima) me ne ha ricordato un altro amante dell'arte soprattutto del teatro, le cui ambizioni artistiche sono state amputate dal padre e che si è messo a lavorare sulla carne umana. Proprio perchè affascinante e intelligente e capace di avere una sua visione del mondo gli ho abbassato le stelle perchè si è messo al centro dell'universo.
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C.U.B.
05 Aprile, 2014
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Mishima e' un personaggio estremamente poliedrico e controverso, cosi' affascinante da osservare...
Io sono pazza di lui, per esempio :-)
Buona tetralogia ! Questo e' il volume che io ho preferito, ma anche Cavalli in fuga e' molto bello.
Ciao Mario. Ho trovato interessante la tua analisi, soprattutto in relazione ad un certo estetismo. Nell'insieme, però, il romanzo ha un grande fascino: ciò non significa condividere le basi ideologiche di Mishima!
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Mario Inisi
06 Aprile, 2014
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Sì, ha un grande fascino ma a me dà anche una certa irritazione il suo modo di vedere il mondo al di sopra del mondo. Addirittura il suo personaggio si erge al di sopra del volere dell'imperatore. Non che personalmente m'importi qualcosa dell'imperatore, ma venendo il romanzo da uno che aveva il culto dell'imperatore mi sembra che dia la misura del suo modo di sentire. Mi pare che rispecchi a un continente di distanza e a mille miglia di distanza culturale, un comune sentire dell'epoca (Nietzsche e compagnia bella) giapponesizzato come momento estetico.
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C.U.B.
06 Aprile, 2014
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Ma...sinceramente non so di cosa stai parlando. Ma hai letto solo questo di Mishima o questa idea ti e' venuta da un insieme di suoi titoli ?
Io ho letto tanto , comprese biografie e non mi ritrovo col tuo parere, anzi penso che prima di espormi su un autore cosi complesso vorro' approfondire ancora molto. Ma ovviamente ognuno interpreta a modo suo e vive ogni romanzo in maniera differente.
Ciao !
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Mario Inisi
08 Aprile, 2014
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Io ho letto solo questo ma ora leggerò gli altri. Anche io approfondirò la conoscenza dell'autore perchè comunque mi interessa. Il libro è bello questo è innegabile.
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