Dettagli Recensione
CHI RINCORRE E CHI E' RINCORSO
Nel profondo Texas del Sud, non lontano dalla frontiera, un cacciatore reduce del Vietnam, Llewelynn Moss, trova nel bel mezzo del deserto fuoristrada e cadaveri, residui di uno scambio di droga finito male. Non lontano, trova una valigetta stracolma di dollari. Da questo momento la sua vita si trasformerà in una grande fuga.
Fuga da uno psicopatico e spietato killer a contratto, Anton Chigurh, talmente tenace da aver fama di non lasciare mai scampo a chi è stato designato come sua vittima, sempre pronto a lasciarsi dietro una scia di sangue infinita pur di raggiungere il suo obbiettivo.
Tra loro si interpone l'anziano sceriffo Tom Bell, che a differenza di Llewelyn si è reso conto del pericolo immenso che quest'ultimo corre, e si mette sulle sue tracce nella speranza di trovarlo prima del killer.
E' proprio la splendida figura dello sceriffo, attraverso capitoli scritti sotto forma di "flusso di coscienza" in prima persona, a condurci attraverso questa storia nera di violenza e follia.
Bell si interroga continuamente sul perchè di tanta violenza assurda, giungendo alla triste conclusione che i tempi sono cambiati troppo in fretta perchè lui potesse esser pronto ad affrontarli.
E' lui l'unico appiglio di fredda lucidità che ha il lettore del romanzo di McCarthy, ricco di dialoghi serrati e repentini cambi di scena. Il lettore segue le vicende dei due personaggi dell'inseguito e dell'inseguitore, intercalate dalle riflessioni, davvero splendide e spesso toccanti, dell'anziano sceriffo che continua a interrogarsi senza trovare risposte.
Un romanzo così coinvolgente è raro da trovare sugli scaffali, lo leggerete d'un fiato.
A mio parere un piccolo capolavoro che vi porterà a interrogarvi sulla violenza gratuita diffusissima, e purtroppo penso al bambino di 3 anni assassinato insieme ai genitori settimana scorsa in Puglia e agli altri casi terribili di cronaca nera legati alla criminalità organizzata, anche nel nostro paese.