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L'Avversario
 
L'Avversario 2014-03-19 12:28:34 MarcelloDC
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
MarcelloDC Opinione inserita da MarcelloDC    19 Marzo, 2014
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Un salto nel vuoto

Questo libro è stato il mio primo approccio a Emmanuel Carrère: non mi ha deluso.
Il 9 gennaio del 1993 Jean Claud Romand, stimato medico, uccide la moglie e i figli. Nel tentativo di suicidarsi brucia la propria abitazione, ma viene soccorso in tempo. La sua colpevolezza salta presto a galla, e si scopre rapidamente che anche i suoi genitori hanno seguito la stessa sorte.
Il gesto, apparentemente spiegabile, da' il via al racconto di una delle vicissitudine più inquietanti e contorte di cui abbia mai letto.
Jean Claud per quasi 20 anni infatti, si è costruito una vita lavorativa fittizia ad insaputa di chiunque: non è medico, non è ricercatore all'OMS. Passa le sue giornate in un parcheggio, aspettando di tornare a casa e alla sua recita. Vive nell'opulenza, costruita sul denaro spillato ad amici e parenti convinti attraverso truffe di ogni tipo.
Ma quando i debiti cominceranno a soffocarlo, la paura della reazione dei suoi cari lo porteranno a compiere una decisione inspiegabile.
L'opera di Carrère, che per stile e forma deve molto al Truman Capote di "A sangue freddo", ripercorre la vita di Romand sino al tragico epilogo e al processo che lo vide condannare all'ergastolo.
Una vita che è stata tutta una grande menzogna, bugia dopo bugia, solo per un motivo: il terrore di deludere gli altri.
In "L'avversario" Carrère riesce a trasmetterci il senso d'ansia e di panico quotidiani vissuti da Romand, l'orrore al pensiero che il suo teatrino venisse scoperto. E per finire, l'inspiegabilità di un gesto folle a fronte di una situazione che era diventata troppo grande da gestire per un uomo così piccolo, vuoto e inutile, alla quale neanche l'autore riesce a darci risposta.
160 pagine difficili: un vero e proprio viaggio nel vuoto, dal quale sarà difficile uscire indenni.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
"A sangue freddo" T. Capote
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Commenti

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Giudizio che condivido!
Non ho letto il libro, ma ho visto il film omonimo con un inquietante (e sempre bravissimo) Daniel Auteil nella parte dell'impostore. Non mi pare che il finale sia lo stesso del libro (ma potrei sbagliarmi). In ogni caso hai ragione: essendo tratto da un episodio accaduto, è davvero una situazione al limite (affascinante, forse, per questo).
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