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DA ALTROVE
“….. E cominciai a vedere le cose in un modo che mi lasciava concepire il mondo senza di me ……”
Da un’altra prospettiva, da ALTROVE …
Susie Salmon ha quattordici anni. Li avrà per sempre quattordici anni. Susie viene stuprata e uccisa da uno dei tanti MOSTRI che popolano il nostro mondo. Un mostro che ha le sembianze di un brav’uomo, semplice, oserei dire insignificante. Poco importano i dettagli dell’omicidio (ben descritti) o l’identità dell’assassino. Il romanzo è raccontato in prima persona da Susie. E’ questo che rende “AMABILI RESTI” originale. Quando qualcuno che conosciamo o amiamo lascia questo mondo, spesso a noi rimangono le domande. Dove si trova ora? Come sta adesso? Cosa c’è di là? Il nulla? Ognuno di noi almeno una volta ci ha pensato ( beh, tranne chi ha la sensibilità di un alligatore). Susie è morta e si trova in una sorta di paradiso. Un paradiso personalizzato. Ora assiste da spettatrice con gioia o tristezza alle vite dei propri familiari ed amici rimasti nel mondo che conosciamo. Un padre alla ricerca della verità. Una sorella che cresce e fa le sue prime esperienze. La mamma, la nonna, le amiche, gli amici e naturalmente LUI. L’ASSASSINO.
L’autrice tratta il tema della perdita e del distacco provando ad immaginare il dopo da una prospettiva insolita. Dall’aldilà. Il dolore della lontananza verrà provato da tutti, sia in cielo che in terra. Un romanzo triste, positivo e pieno di speranza al tempo stesso. Immaginate i defunti sempre vicini a noi, pronti a sentirci, ad osservarci, a scrutare dall’alto il proseguo del nostro cammino. Immaginate una famiglia straziata dal dolore e senso di vuoto. Un’amara realtà che scatena le diverse reazioni di ciascun familiare. Differenti una dall’altra … Solo il tempo riuscirà a cicatrizzare le ferite e a ricucire gli strappi …. E solo il tempo dimostrerà che di eterno c’è solo l’amore. IL FILO CONDUTTORE DI TUTTO IL ROMANZO.
“AMABILI RESTI” è scritto in modo semplice, delicato, a tratti commovente. Spietato, mieloso, irreale? Di tutto un po’. La prima parte è più intensa della seconda. L’inizio è il dramma. Poi accurate descrizioni dell’ambiente familiare e tanti flashback durante la narrazione della giovane protagonista. Sicuramente tutto ciò stride se comparato alle notizie che ci vengono sbattute in faccia ogni giorno dai media. Soprattutto per quanto riguarda la piaga infernale del femminicidio. Certo, è solo un originale romanzo. Ma per una volta mi piace intravedere una fioca luce di speranza. Avere una chiave di lettura alternativa e sperare in un ordine sconosciuto delle cose. Un disegno più grande di noi. Altrimenti cosa rimane? La REALTA’ APPUNTO …
Libro adatto anche a chi ha smesso di sperare (ma che non ha smesso di pensare).
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Commenti
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grazie mariangela
finora ho letto tutti i commenti a questo romanzo, il tuo mi sembra il più originale e ricco di spunti
Bruno
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Segnalazione forte e interessante...domande alle quali credo tutti prima o poi...spesso o meno...ci abbiamo pensato.
Pia