Dettagli Recensione
Spunto per riflessioni profonde
Adesso è ufficiale, Zafòn, è uno scrittore che mi piace molto.
Riesce a dare anima e consistenza alle pagine che scrive, a coinvolgere il lettore nella storia ed a creare in lui una connessione con i personaggi, perlomeno i principali che popolano i suoi libri.
“Marina” come “L’ombra del vento” riesce in questi intenti, la sua lettura è molto piacevole e veloce. Le descrizioni di ambienti e personaggi, dettagliate ma non prolisse sono un piacere per la mente, ci sono pochi scrittori che riescono a farmi entrare nelle realtà che vogliono descrivere come ci sta riuscendo lo scrittore spagnolo.
“Marina” è ambientato nella sua tanto amata Barcellona, e vede come protagonisti Oscàr Drai, ragazzo che studia in un collegio, e la sua nuova amica Marina, bella quanto enigmatica, così come suo padre Germàn. Tra di loro nascerà un legame molto forte che si rafforzerà sempre più mentre cercano di scoprire il mistero che avvolge una tomba senza nome sulla quale è raffigurata una farfalla nera. Si imbatteranno in strane creature ibride tra umano e meccanico, figlie di una mente diventata ormai malata che nasconde una storia a dir poco particolare.
La storia è originale, molto piacevole e intrigante a leggersi. Se posso dire la mia “Marina” è un libro molto più leggero rispetto all’ Ombra Del Vento. Ma forse anche per questo non raggiunge i suoi livelli. Anche in questo libro però non ho potuto non notare che Zafòn è uno scrittore che io definirei un “manipolatore di emozioni”. Tiene il lettore nella sua morsa, ne manipola i sentimenti, con le situazioni che descrive ne guida le emozioni, le speranze riguardo i personaggi e gli eventi, riesce a creare un legame con i protagonisti, una fortissima empatia. Non posso dire che sia una delle trame più appassionanti e belle della mia modesta carriera di lettore, ma devo dire che lo spagnolo si difende bene, ed ha un punto di vista che mi piace molto riguardo all’amore. Ne ha una visione magica, quasi surreale, e senza alcun dubbio nel suo pensiero l’amore domina le persone, gli eventi, il mondo intero. Ma sono i legami descritti tra i personaggi ad essere molto forti, è questo è un aspetto che incute un po' di timore. Perchè? Perchè pare che nella realtà questi sentimenti si stiano un po' perdendo, pare che più la tecnologia vada avanti, più si facciano avanti e progrediscano realtà come i social network, più arriviamo ad essere in contatto con un’infinità di persone ma sempre meno profondamente. Nei tempi descritti nei romanzi di Zafòn, i legami tra le persone, amore o amicizia che siano, erano molto più forti. Questo è triste, perché l’opinione che ho io in merito alle persone che dovrebbero far parte della mia vita è molto rigida: meglio pochi ma buoni. Allora chiediamoci, è questa la direzione giusta da prendere? Secondo me no. Per questo Zafòn, mi stai piacendo, perché mi dai spunti di riflessione, ed è questo che un libro deve fare, non mi stancherò mai di ripeterlo, deve arricchirci e farci crescere. Ed è forse anche questo il motivo per cui le cose piano piano vanno alla deriva, si legge sempre meno, di conseguenza si riflette, e ci si interroga sui problemi sempre più raramente perché mancano gli spunti. Caro Zafòn, di spunti ne dai eccome, per questo meriti solo il mio plauso. Unica nota dolente... la conclusione, che abbassa un pochino il voto finale, ma è un opinione strettamente personale. Non dico altro.
"Il tempo fa al corpo ciò che la stupidità fa all'anima."
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