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Splendida donna
Quando nella prefazione Hosseini “si augura che le emozioni di chi legge facciano da eco a quelle che questa storia individuale racchiude”, non immaginavo di dover provare così tanta sofferenza, nel leggere il libro,da doverne, talvolta, sospenderne la lettura.
Mariam e Laila: storia di due donne. La prima è una “harami”, una bastarda che, in quanto tale e in quanto donna in un paese ostile al suo genere, sa che deve solo subire. Vive nell’assoluta mancanza di considerazione, abbrutita anche dalla miseria. La seconda vive una condizione diversa, ha una famiglia che le rivolge cura e attenzione, possiede ricchezza e bellezza e un papà che affida anche alla cultura la possibilità di riscatto delle donne della sua terra.
Per un tragico destino, di guerra ma anche di condizione femminile , le due donne si trovano a dover percorrere la stessa strada e quello che doveva essere motivo di rivalità tra le due e cioè la mancata maternità dell’una rispetto all’altra, diventa il terreno su cui nasce un’alleanza che le fa diventare una donna sola: anche Laila non ha più attrattiva fisica , è trasandata, come Mariam mentre questa, mettendo a rischio la sua vita, conquista il ruolo di mamma per difendere il figlio di Laila, un figlio non suo.
Alla fine del libro ho pianto: splendido Hosseini….
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Bravissima Rosa.
Pia