Dettagli Recensione
Norwegian Wood- Tokyo Blues di Murakami Haruki
Dopo aver letto Kafka sulla spiaggia, mi sono cimentata nella lettura di Norwegian Wood, il libro più realistico e sentimentale di Murakami, che non mi ha per niente entusiasmata. E' stato paragonato al Giovane Holden di Salinger ed è uno dei libri nipponici più famosi. Io sinceramente non capisco né il paragone con Salinger, né l'entusiasmo dei lettori per questo romanzo di formazione. L'atmosfera è sempre molto cupa, triste, piovosa, anche per il continuo intrecciarsi del mondo di qua e di quello di la', dell'attrazione di Toru per il mondo delle ombre. Quello che mi è piaciuto sono il senso morale del protagonista (che comunque, a tratti, ha vacillato) e il suo amore per le persone autentiche, in un mondo dominato dalle convenienze e dalle falsità. Interessante l'attrazione del protagonista per i personaggi psichicamente fragili (come Kizuki, Naoko, ma anche Reiko), ma fortunatamente arriva Midori a salvarlo da loro e da sé stesso, che gli dice: "Perciò se un giorno ti venisse in mente di portarmi in un posto lontanissimo, conta su di me. ti darei un sacco di bambini robusti come tori, e vivremmo felici, a rotolarci in un grande lettone".
Nel libro si nota la grande attrazione dello scrittore per il mondo occidentale: romanzi europei e cantanti americani. Midori, la seconda delle sue ragazze, porta i capelli corti, le minigonne ed è molto libera e disinibita (proprio come lo sono le ragazze occidentali) e porpio a lei è affidato il compito di "salvare" il nostro protagonista
E' sicuramente un romanzo nostalgico e melanconico, forse troppo, soprattutto se letto d'inverno in giornate grigie e piovose. Sicuramente gli ho preferito Kafka sulla spiaggia, che anche se irreale, era un romanzo particolare e interessante. Mi riservo di leggere ancora qualcosa di Murakami, per capire meglio l'autore. Comunque, se avessi letto per primo questo romanzo, penso che non avrei continuato la lettura di questo scrittore.
Alcune frasi o espressioni significative:
" La morte non e' l'opposto della vita, ma una sua parte integrante";
" Nel momento stesso in cui viviamo, cresciamo in noi la morte";
" Ci eravamo incontrati perché doveva succedere, e anche se non fosse stato quel giorno, prima o poi ci saremmo sicuramente incontrati da qualche altra parte";
" Non devi farti prendere dall'autocompatimento. E' una cosa per la gente da poco";
" Noi siamo tutti esseri imperfetti, che vivono in un mondo imperfetto".