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Frances
Barbara e Ralph decidono di passare le vacanze di Natale appartati nello Yorkshire per salvare il salvabile del loro matrimonio ormai al capolinea presso una casa isolata di proprietà di un’anziana costretta ad affittare la dimora ad estranei per racimolare soldi.
Il romanticismo viene subito spazzato via da una bufera di neve che lascia gli ospiti privi di corrente e di cibo. La coppia si arrabatta per sopravvivere al gelo e ai morsi della fame, l’unico svago in grado di alleggerire il disagio è la lettura di un diario redatto dalla precedente proprietaria della casa. Il manoscritto contiene segreti che forse tali dovrebbero restare.
La vera protagonista di questo libro è Frances Gray. Nel diario vengono riportate fedelmente le innumerevoli peripezie vissute da tutti i componenti della famiglia Gray, mezzo secolo di storia mondiale e privata dagli inizi del novecento. Frances è una donna battagliera ed indipendente, che per svariati motivi perde l’occasione di sposare l’anima gemella. Passano gli anni, si susseguono le guerre, cambiano i tempi, muoiono i cari e l’amore, quello vero, resta, a modo suo mette radici. Riuscirà Frances a coglierne i frutti dopo tanto penare? Nonostante tutto la protagonista non perde la propria ironia ed autorevolezza, una persona che si può odiare od ammirare senza mezze misure, ispira pensieri e sentimenti risoluti. In tutto questo la casa giocherà un ruolo importante? Per Ralph e Barbara volgerà tutto al meglio?
L’epopea dei Gray, così si potrebbe intitolare il romanzo. Un contenuto ricco di scenari, personaggi ed avvenimenti. Tratta temi quali la lotta delle suffragette, le guerre mondiali, con tanto di nozioni storiche, l’amore e la famiglia. Non mancano colpi di scena e trovate avvincenti, insomma, ce n’è per tutti i gusti. Al lettore sembra di essere parte integrante del cast, con il ruolo secondario di ascoltare e tramandare la storia.
L’autrice è brava a fare le presentazioni ed ha una buona capacità descrittiva, soprattutto per quel che riguarda i personaggi. Scatta fotografie ad alta definizione catturando piacevolmente l’attenzione del lettore. La parte più interessante è il diario di Frances, scritto in terza persona con passo lento e costante, meno succoso è, invece, lo spazio dedicato a Barbara e Ralph.
Non ci sono geniali colpi di penna ma scrive con cura. I capitoli sono lunghi e le pagine molte, vero è che lo stile semplice e la dimensione del carattere (superiore alla norma) inducono ad una lettura consecutiva per ore. La copertina è invitante, una bella ragazza in bianco e nero, davvero somigliante alla protagonista, stando ovviamente alla descrizione dell’autrice. Il titolo già lascia intuire la sostanza.
Concludendo, un romanzo a cui ci si affeziona, si giunge alla fine con una punta di nostalgia.
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Commenti
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a me piace molto questa autrice.
brava
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Valentina