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RICOMINCIARE A VIVERE
Veramente importante il messaggio che racchiude questa deliziosamente semplice lettura, e cioè: “la verità è che raramente ci si rialza da soli. La verità è che molto spesso, il dolore isola e se certi hanno la fortuna di essere aiutati senza riserve, molti sono coloro che , una volta a terra sono incompresi, rifiutati o tenuti a distanza anche dai loro cari. E’ allora che cadono nella spirale dell’emarginazione, del ripiegamento su se stessi, della disperazione.”
Mike, Mariette, Millie, per motivi differenti, conoscono benissimo questa sensazione di alienamento anche da loro stessi. Non hanno più nessun sogno, non osano credere e desiderare nulla, la vita gli scorre addosso, senza lasciare una traccia, senza creare vita, idee, gioia, ideali. Sono SOLI, abbandonati nella loro disperazione, nella loro convinzione di non poter cambiare nulla, di non avere la forza e le capacità per superare gli ostacoli e gli errori del proprio cammino di vita.
Sarà Jean Hart, fondatore e gestore del centro “Atelier”, a ridare speranza ai suoi tre nuovi ospiti, a far ripartire il loro “treno”, riposizionandolo sulle rotaie della vita. Non senza dolore, non senza fatica.
Jean sa ascoltare, sa provare empatia, sa motivare…. Aiuta a rimettere insieme il complicato puzzle di queste vite spezzate, deluse. Ma anche Jean è un uomo, e come tale, non è perfetto, parte delle motivazioni che lo spingono ad aiutare il prossimo in modo così tenace, vanno scoperte nel suo passato…
Anche Jean dovrà fare i conti con la propria vita, con le proprie scelte e comportamenti. Ma dopo il dolore, la rabbia, l’incomprensione, arriva il perdono.
Aiutare a comprendere, perdonare e perdonarsi. Fare in modo che le scelte passate non governino la vita presente, ma riprendere in mano il proprio futuro, le proprie aspirazioni, desideri. Queste sono le preziose gemme racchiuse in questo romanzo.
Come commenta l’autrice stessa: ”….. è sempre possibile andare avanti, svelarsi, elevarsi, anche se questo ha un prezzo. Siamo noi gli artefici del nostro miracolo.”
La scrittura è semplice, i capitoli alternano il nome dei tre protagonisti, e ne narrano la storia. E’ una gradevolissima lettura, delicata e leggera, che tocca temi importanti con lievità, lasciando al lettore la possibilità di elaborazione e riflessione sulle problematiche che vengono toccate.
Non ci sono giudizi, nemmeno analisi psicologiche approfondite…. E’ il racconto di tre storie e la possibilità di riscatto, diritto di ciascuno.
Che bello sarebbe avere nelle nostre realtà tante strutture simili all”Atelier” della storia….. Molte persone si riapproprierebbero della vita e del gusto nel viverla……
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