Dettagli Recensione
Kafka e il regno dei morti
Murakami riesce a stupire sempre. Kafka on the Shore non presenta alcuna difficoltà, nella versione inglese si legge facilmente senza l'uso del dizionario. Grazie a una prosa semplice, scorrevole e rassicurante, si può leggere in autobus o a letto prima di addormentarsi.
Kafka on the Shore è un libro difficilissimo. Le sue implicazioni, il suo tenore metafisico nel regno dei morti dove hai l'impressione di entrare e passeggiare in un quadro di Giorgio De Chirico, i passaggi surreali dove piovono pesci dal cielo, la sua dimensione fantastica dove uno dei protagonisti, Nakata, riesce a parlare con i gatti e va incontro al suo destino senza una precisa consapevolezza ma con il sicuro istinto di un animale, tutto ciò affascina e allo stesso tempo spiazza il lettore che, pur divertendosi nella lettura di due storie che alla fine si intrecciano e si uniscono (come Murakami riesce sempre a fare magistralmente), cerca di afferrare (invano?) la profondità celata di questo romanzo. Probabilmente, uno dei suoi migliori.