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Volevo solo averti accanto
 
Volevo solo averti accanto 2014-02-04 16:55:42 andrea70
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    04 Febbraio, 2014
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Eri mio fratello

Elliot Rosenzweig è un uomo potente, un filantropo , durante la prima all'Opera di Chicago viene avvicinato da un anziano armato di pistola, Ben Solomon, che lo accusa di essere il criminale nazista Otto Piatek, conosciuto come il macellaio di Zamosc.
L'intervento di uno spettatore evita spargimenti di sangue ma neanche l'apparente benevolenza di Rosenzweig che non sporge denuncia, placa la sete di giustizia di Ben che insiste nella sua tesi e, tramite una amica, si rivolge alla giovane avvocatessa Catherine Lockart per fare causa a Rosenzweig accusandolo di avergli sottratto beni di famiglia durante l'occupazione nazista in Polonia .
La donna pur reduce da esperienze drammatiche e con un fardello lavorativo già imponente, si lascia convincere ad ascoltare la storia di questo arzillo ottuagenario, dall'aria innocua ma dalla determinazione ferrea, per capire se ci sono i presupposti per una causa legale o se si tratta dei vaneggiamenti di un sopravvissuto all'olocausto dalla mente sconvolta.
Ben insiste per raccontare la sua storia con i suoi ritmi, rende partecipe Catherine della vita in un piccolo villaggio polacco , Zamosc, prima della follia nazista, perchè le persone di cui parla Ben non siano solo nomi scritti nel ricordo, per renderla partecipe di quella sofferenza .
Ben racconta del piccolo Otto, bambino tedesco, abbandonato dai veri genitori e cresciuto con la sua famiglia come un fratello fino a poco prima dell'invasione tedesca quando gli stessi genitori naturali, nel frattempo divenuti importanti nella gerarchia nazista, lo convincono per la sua incolumità a staccarsi dalla famiglia adottiva ebrea.
Può il giovane Otto trasformarsi in un feroce carnefice nazista, e soprattutto, Otto e Elliot sono davvero la stessa persona ?
Un po' racconto storico e un po' legal thriller , Balson mette in scena la drammatica trasformazione di un individuo corrotto dal potere , dalla falsa gloria di una ideologia malata dove ci vuole coraggio a seguire la propria coscienza , a non ricambiare con viltà e pochezza d'animo anche chi ti ha amato
Mano a mano che Ben procede nel racconto la giovane avvocatessa trarrà ispirazione dal coraggio dei perseguitati per dare un nuovo indirizzo alla propria vita, convincendosi sempre più che Ben non è un mitomane, ma come provarlo ?
Per il tema ricorda "Il profumo delle foglie di limone" in realtà li accomuna solo lo spunto iniziale poi a mio parere il romanzo di Balson si sviluppa benissimo nella parte storica costruendo una vicenda molto più coinvolgente e credibile.

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