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Una volta eravamo fratelli
Ho letto questo romanzo in pochissimo tempo sul treno proprio nei giorni a ridosso del Giorno della Memoria. All’inizio lo avevo snobbato perché il titolo mi riportava all’idea di un romanzo d’amore; poi grazie alle recensioni sul web e al bellissimo titolo originale “Once we were brothers” mi sono ricreduta e ho fatto bene. E’ un romanzo scritto benissimo da Ronald H. Balson, avvocato, ed è la sua opera prima. La storia si svolge tra il settembre 2004 e il febbraio 2005 ma in realtà affonda le sue radici in un paesino della Polonia, Zamosc, negli anni che vanno dal 1933 al 1945. Da questo paese arriva il protagonista della storia Ben Solomon che riconosce nel magnate e mecenate di Chicago Elliot Rosenzweig, il suo amico fraterno Otto Piatek diventato Hauptscharfuhrer durante l’invasione della Polonia da parte della Germania nazista e reo di aver rubato averi e vite agli ebrei di Zamosc e alla sua famiglia. Ben intenta quindi una causa civile per appropriazione indebita nei confronti di Rosenzweig con la speranza che questi si scopra ed ammetta di essere Piatek. Entrano allora in scena gli altri due protagonisti del romanzo l’avvocatessa Catherine Lockhart e il detective privato suo amico Liam Taggart. La seconda parte del romanzo abbandona il racconto storico e diventa un legal thriller: ha ragione Ben? Elliot Rosenzweig è Otto Piatek o è un errore di persona?
Comunque la storia avvince, i personaggi sono molto ben delineati e poi il romanzo ha come sfondo la città di Chicago, della quale l’autore ci regala scorci magnifici, tramonti e brine, neve e calore.
Anche tutta la moltitudine di comprimari della storia viene presentata e descritta in modo che poi il lettore li riconosce, li sente vicini e partecipa con loro. Quello che sempre sgomenta e atterrisce è il tributo che milioni di ebrei in tutta Europa hanno pagato al male, alla follia di Hitler e alla sua idea di dominio della razza. L’autore ci fa presente che, almeno per quel che riguarda la Polonia, neanche Stalin fu estraneo a questo sterminio.
E’ agghiacciante pensare come il male possa avere la meglio sui sentimenti, come possa tramutare in odio il legame fra due fratelli. Al di là del romanzo in sè, mi piacerebbe pensare che tutto questo non si possa più ripetere ma, purtroppo, anche la storia recente ci dimostra che così non è e l’uomo non impara mai dai propri errori.