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Volevo solo averti accanto
 
Volevo solo averti accanto 2014-01-27 15:16:32 Pupottina
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Pupottina Opinione inserita da Pupottina    27 Gennaio, 2014
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Le cose cambiano e anche le persone

“Più grande è la bugia, più persone ci cascano.”
Dalla folle idea di Adolf Hitler alle tristi pagine di storia che tutti conosciamo e che ancora offrono spunti interessanti per la narrativa contemporanea in grado di tenere vivo il ricordo di quel periodo, mediante romanzi che ci permettono di giungere ad una riflessione matura e profonda sul rispetto verso gli esseri umani.
VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO è un titolo, già di per sé, denso di significati impliciti. È il titolo dell’esordio narrativo di Ronald H. Balson, di professione avvocato, ma con la passione per la scrittura e con la tenacia di portare a termine il suo progetto editoriale, un romanzo che si è rivelato, fin da subito, un successo del passaparola per poi diventare un bestseller.
L’inizio racconta un evento particolare: un uomo anziano, con uno smoking fuori moda, di nome Ben Solomon, scampato ai campi di concentramento, si presenta in un teatro, durante una serata mondana, e punta una pistola scarica verso il più ricco e importante mecenate della città di Chicago, Elliot Rosenzweig, accusandolo di non essere chi dice e celando la sua vera identità. Secondo Ben, Elliot è il Macellaio di Zamo??, Otto Piatek, un feroce criminale nazista.
Partendo da questo evento singolare, si dipana una storia che alterna il presente e il passato per permettere a Ben di raccontare la sua storia all’avvocatessa che ha scelto per farsi difendere, Catherine Lockhart, e all’investigatore privato che la affianca, Liam Taggart.
Il lettore è portato a chiedersi chi è che dice la verità: Ben ha davvero riconosciuto in Elliot il nazista Otto Piatek dopo così tanti anni o lo ha scambiato per un altro uomo soltanto perché è confuso, addolorato e devastato dalla terribile esperienza che ha vissuto?
Si insinua, dunque, un dubbio anche nella mente del lettore: Elliot Rosenzweig è realmente chi dice di essere? Se è così, perché le date che compongono la sua storia personale non sono compatibili e riscontrabili?
Il corso degli eventi storici si mescola alle vicende narrative e, progressivamente, trasforma il thriller in un legal thriller.
Nonostante i personaggi siano di fantasia, lo scrittore si è documentato approfonditamente sulle atrocità dell’Olocausto al fine di narrare una storia verosimile e ben costruita, ricca di sentimenti e di emozioni, tanto intense, da commuovere e risvegliare le coscienze.

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"Finché le stelle saranno in cielo" di Kristin Harmel
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