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Kafka sulla spiaggia
 
Kafka sulla spiaggia 2014-01-23 13:46:04 Raffa73
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Raffa73 Opinione inserita da Raffa73    23 Gennaio, 2014
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La profezia è sempre lì

Recensire un romanzo che ho amato e odiato nello stesso tempo sarà difficile. Parto dal presupposto che lo stile dello scrittore è sublime. Mentre leggi i suoi pensieri più profondi, arzigogolati, esoterici, metafisici e chi più ne ha più ne metta, ti accorgi che il suo linguaggio è semplice e chiaro. E' come se lo scrittore ha di fronte a sè un bambino a cui spiegare, con parole adeguate, il senso della vita o semplicemente per descrivere un paesaggio, un'emozione o anche azioni che potrebbe tralasciare, del tipo: si alza, si lava la faccia col la saponetta, si guarda nello specchio, ascolta un po' di musica.... insomma prima di trovare il personaggio in questione pronto ad uscire di casa, devi soffrire per almeno altre due pagine dedicate alle abluzioni mattutine. Credo che questa lentezza sia un punto di forza di Murakami, ti permette di entrare non solo nella storia, ma anche nella sua testa.
Non posso parlare della trama, rischierei di svelare troppo, mi limito a dire che in questo romanzo regna padrona la filosofia giapponese. E' Il senso della vita e della morte, la conoscenza della natura umana, la ricerca dell'io, che muovono i fili del racconto e, a differenza della cultura occidentale, questi concetti si muovono autonomamente, trascendendo la mente e anche il corpo dei protagonisti. Tutto questo rende la lettura interessante e piacevole.
Passiamo a ciò che non ho amato. I miei voti sono alti perchè riconosco la grandezza del romanzo, sono i miei gusti, i miei limiti, la mia cultura che hanno dissentito su alcuni aspetti trattati dall'autore.
Per prima cosa i miei gusti e i miei limiti mi portano a scegliere letture conclusive, Murakami lascia parecchi punti irrisolti. So che è voluto. E' come se l'autore ti dicesse:"Caro lettore, ti ho dato tanto materiale su cui riflettere, bene, rifletti e trai tu le tue conclusioni". La mia pigrizia mentale o la mia voglia di sapere mi hanno portato a non trarre conclusioni mie e a pretenderle da una mente più elevata.
Seconda nota dolente: la mia cultura non accetta determinate scelte di vita. Credo che l'autore voglia farci capire che il passaggio dalla vita alla morte (nel caso di Nakata) e dalla morte alla vita, come rinascita (nel caso di Kafka) debba fare un percorso già stabilito, anche dovendo accettare l’inaccettabile o compiere azioni orribili ma necessarie. Ecco, questi passaggi mi hanno turbata e, come ha detto un altro amico di qlibri, disgustata.
Ripeto, queste critiche nascono da mie preconcetti, altri lettori potrebbero trovare nelle scelte fatte dalla penna di Mukarami risposte che io non ho trovato e accettare come un colpo di genio alcuni passaggi che io rifiuto.
Per tutti i motivi esposti consiglio la lettura di Kafka sulla spiaggia.

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Commenti

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Recensione esauriente e limpida....bravissima Raffa!
Legittime le tue perplessità...ma questo è zio Mura! Finisci per apprezzare anche nel disgusto, lui ha talento anche in questo, che a molti manca.
In risposta ad un precedente commento
Raffa73
23 Gennaio, 2014
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Ti ringrazio per il complimento. Avrei voluto dire di più, ma è facile cadere nello spettro dello Spoiler :)
Raffaella
In risposta ad un precedente commento
Raffa73
23 Gennaio, 2014
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Avevo capito che anche gli altri suoi romanzi fossero così. Le mie perplessità però non mi faranno abbandonare zio Mura ;) ... Anzi apprezzo molto una cosa: lui ti scuote la mente anche quando leggi ciò che non accetti.
In risposta ad un precedente commento
gracy
24 Gennaio, 2014
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E' vero Raffa!!
Raffa complimenti! Ho apprezzato molto le tue "note dolenti", come te preferisco che chi lancia il sassolino della riflessione, mi conduca anche a destino. Non conosco Murakami se non per le tante recensioni trovate su QL, un giorno ci proverò!

Valentina
In risposta ad un precedente commento
Raffa73
24 Gennaio, 2014
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Grazie Melandri.
Murakami è da provare, secondo me. Forse ho sbagliato a buttarmi su Kafka sulla sulla spiaggia, una dipendente della mia amata libreria mi suggerì di iniziare con Norvegian wood (credo si scriva così), ma io avevo già questo a casa e mi sono buttata. Proverò ancora, poi ci ritroveremo a discuterne ;).
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