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Crash Man
E poi mentre spulci tra i libri intonsi a buon prezzo presso una nota libreria romana resti colpita da un titolo “Tutto quello che amo in questa vita al contrario” , ammaliante e affascinante con tanto di copertina al neon e un idilliaca frase “Alice nel paese delle meraviglie raccontato da J. Fante e C. Bukowski” . Al modico costo di 2 euro per una lettura gradevole e mai banale.
Tutti abbiamo una storia da raccontare, la nostra vita è una storia e che scorre inarrestabile nel tempo, ricca di accadimenti e di ampi respiri. Facciamo le cose per quello che sentiamo e in virtù delle azioni che nel passato abbiamo compiuto o che gli altri ci hanno trasmesso. Anche un senzatetto, un alcolizzato, un mendicante hanno una storia da raccontare, è il caso di Rhonda il protagonista maschile che ha un nome di donna e che gìà dalla nascita è segnato da una vita al contrario. Crescere con la mamma alcolizzata e un patrigno violento lo ha segnato profondamente e quel bambino poco amato non è mai cresciuto, è stato sempre presente anche quando è diventato un adulto pieno di contraddizioni e di problematiche. Ritrovare se stessi cercando il cibo nei cassonetti o facendo la scelta bizzarra di tatuarsi una tavola di Rorschach è inconcepibile, eppure è la percezione reale di una vita sentita e apprezzata.
Tutto ha il suo perché.
-“Avanti piccolo fammi un sorriso”ha detto.
-E io ci ho provato”
Joshua Mohr, apre il suo cuore con una prorompente storia che narra di un uomo senza pace, un quasi senza tetto, alcolizzato e schizofrenico, lo stile con cui spennella i dialoghi e il sentire del protagonista sono molto toccanti, originali e nostalgici.
-Sto avendo una di quelle giornate in cui vorrei tirarmi il copriletto fin sopra la testa e urlare per ore. Capisci cosa intendo?
- Ci sono stato
-Dove?
-In quel posto dove la vita sembra facile per tutti, tranne che per te.
Sono pochi i personaggi che ruotano attorno al nostro Rhonda, così tristi, così provati che riesce facile amare malgrado stiamo parlando di una dolorosa vita al contrario.
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Commenti
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triste come storia, ma ti leggo soddisfatta.
ciao
Mi hai fatto venir voglia di prendermi un Brautigan, deve essercene ancora uno che non ho letto , credo.
Non c'entra nulla ma io non sono molto portata per la letteratura americana, eccetto lui :-)
@June
se vuoi te presto!
@Paola
si perchè è sempre costruttivo ascoltare la voce dei deboli e degli emarginati
@Mario Cristina e CUB
si..anch'io lo sconoscevo, per certi aspetti mi riportava a Brautigan, CUB...nooooo la lettura americana è fondamentale!!
Io invece questo libro 'avevo già sentito, forse perchè il titolo aveva colpito anche me, però non sapevo proprio di che parlasse. Sembra molto interessante. Ma alla fine c'è più tristezza o ribellione?
Io tutte le volte che vado a Roma ho tappa fissa in varie librerie, una proprio in via del corso, si scende una gradinata e si entra in un mondo incantato pieno di libri.... che meraviglia, ci sono sempre delle belle offerte di vecchie edizioni, che spesso sono ancora più belle delle nuove!!!
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chissà se un giorno lo troverò anch'io in qualche cestone a buon mercato,tutto consumato dal tempo e cosi malinconico e struggente come il suo protagonista.