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Ragazze di campagna di Edna O'Brien
La bellezza di questo romanzo è nella sua semplicità, nella capacità della scrittrice di descrivere con realismo e naturalezza quella che gli inglesi definiscono, con un’espressione ineguagliabile, la “ordinary life” di una comunità irlandese residente in campagna, che trascina la vita tra sogni irrealizzati, amori falliti e lavoro duro.
Caithleen e Baba sono due adolescenti, legate da un’amicizia profonda al di là dei dispettucci, delle piccole e grandi prevaricazioni, delle gelosie. Le due ragazze sognano una vita che offra loro opportunità e agi impensabili nel loro piccolo paese d’origine. Dopo la morte tragica della mamma, Caithleen desidera sempre di più allontanarsi dalla casa paterna anche per sfuggire alla convivenza con il genitore alcolizzato e violento. L’occasione le si presenta con la vincita d’una borsa di studio che la condurrà insieme con Baba in un collegio di monache. Allontanarsi dai luoghi in cui la presenza della madre è ancora così viva è doloroso, ma necessario: le due ragazze cominciano in questo modo il loro viaggio verso l’età adulta. La fuga dal collegio e l’approdo a Dublino sono una tappa successiva. L’amore per un ambiguo uomo sposato coglie Caithleen del tutto impreparata, mentre Baba sembra agire con maggiore spregiudicatezza.
Una storia comune, dunque, come quella di tante adolescenti: il merito dell’opera della O’Brien è consistito nel raccontare i sentimenti, le impressioni, le aspirazioni, le pulsioni sessuali di due giovani donne, con un realismo e una semplicità che, negli anni sessanta, quando fu pubblicato il libro, fecero inorridire e gridare allo scandalo la cattolicissima Irlanda. Il tema del sesso, infatti, considerato ancora scabroso e scottante in quel periodo storico, viene affrontato con grande naturalezza dalla O’Brien, che fa luce sui desideri più reconditi dell’essere umano.
La campagna di cui pure si descrivono i profumi, i suoni melodiosi, i paesaggi verdi e i fiori multicolori, non è quel luogo ideale , quel luogo dell’anima così spesso evocato in letteratura. Essa è anche trascuratezza e sporcizia, noia e insofferenza che spesso sfociano in violenza e prevaricazione.
Un romanzo interessante, un ritratto di una società non molto lontana dai nostri giorni eppure ancora segnata da grandi pregiudizi: la prosa scorrevole e il ritmo serrato ne fanno una lettura piacevole e veloce.
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