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L'uomo che credeva di non avere più tempo
 
L'uomo che credeva di non avere più tempo 2014-01-17 17:52:07 SunshineAle
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4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
SunshineAle Opinione inserita da SunshineAle    17 Gennaio, 2014
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Scienza e spiritualità possono convivere?

Avvocato Newyorkese di grido e dall’invidiabile carriera, Nathan Del Amico vede la sua vita sgretolarsi davanti ai suoi occhi nel momento in cui sua moglie Mallory parte per San Diego portando con sé la figlioletta Bonnie. Come ha potuto preferire la carriera alla sua famiglia? A parte il denaro, cos’ha guadagnato ora? Fama, popolarità e un conto in banca da capogiro, ma basta questo per essere felice? Nathan si sta ancora ponendo queste domande quando un giorno riceve una visita inaspettata. Si trova così davanti al signor Garret Goodrich, rispettabile e rinomato medico che lo porta a riflettere su argomenti paradossali, che di scientifico hanno davvero poco. Dice di essere un messaggero capace di riconoscere le persone prossime alla morte. L’avvocato non ne vuole sentir parlare, l’argomento è al limite del paradossale, ma qualche dubbio inizia ad insinuarsi nella sua mente. Vuole risolvere al più presto i suoi conti in sospeso, Per Nathan Del Amico è una corsa contro il tempo, e per lui sembra essercene davvero poco. Religione e scienza possono combaciare? Dove si trova il giusto equilibrio? Sono questi i dubbi che si insinuano nella mente del lettore, trovandosi a pensare a come corre il tempo e quanta vita viene sprecata inutilmente.

Questo è stato il primo libro di Musso ad essere tradotto in Italiano, e devo dire che come esordio è stato proprio niente male! Parto dalle cose che ho preferito fino ad arrivare a ciò che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. La storia potrebbe sembrare la classica “vicenda alla musso”, quindi il viaggio temporale, il messaggero e tutte queste “entità” che spopolano tra i suoi libri. In realtà, non è esattamente così; qui non c’è un vero e proprio salto temporale, c’è invece un messaggero che cerca di far capire ad un “ingrato” avvocato il piacere della vita e quanto va apprezzata appieno. La trama (come tutti i romanzi di questo scrittore ) è senza dubbio avvincente, ti conquista già dalle prime pagine, quando viene raccontata una vicenda accaduta nell’Isola di Nuntucket nel 1971 fino a lasciarti senza parole nel finale. Il libro parla di un argomento difficile da affrontare, si tratta dell’NDE ( Near Death Experience – esperienza pre-morte ) ossia parla di eventi vissuti da soggetti che hanno provato sulla propria pelle l’esperienza di pace e tranquillità che si ha prima di morire ma che, essendo tornati “indietro”, hanno avuto la possibilità di raccontare l’accaduto. L’argomento mi ha affascinata e mi ha lasciato la voglia di informarmi e fare qualche ricerca a riguardo. Un punto a favore, se lo attribuisce anche per il fatto che riesce a scrivere degli argomenti più tristi senza sfociare nel melodrammatico. La morte, i delitti, gli argomenti più delicati vengono affrontati da lui in modo che incidano sulla storia ma senza distogliere l’attenzione dalla trama. Mi piace la sua abitudine di inserire all’inizio di ogni capitolo una citazione che lo descriva in breve, e questa secondo me è un po’ la sua “firma”, a me questi tratti caratteristici piacciono e mi fanno entrare ancora di più nella storia. I punti che mi hanno lasciata perplessa sono pochi e non incisivi. Non è stato dei suoi libri migliori, al contrario di “La donna che non poteva essere qui” e “ il richiamo dell’angelo” che io ho adorato, questo libro mi ha si presa, ma non meravigliata, si può quindi dire che è un po’ prevedibile.. ma sempre piacevole! Oltre a questo, Musso ha uno stereotipo fisso di personaggi da usare. Ricco medico, ricco avvocato, ricco liutaio.. e donne Hippy e anticonformiste. Tutto sommato la storia funziona e il libro si insinua nella mente come un tarlo, l’ho terminato in due giorni e la ritengo una buona lettura, degna di qualche giorno di spensieratezza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Lo consiglio a chi si affaccia per la prima volta all'universo di Musso, ma anche a chi lo ama già da tempo. Lo consiglierei anche a chi apprezza i libri di Marc Levy, dato che, secondo me i due hanno qualcosa in comune!
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