Dettagli Recensione
Non fare quello che vuoi. Fai quello che non vuoi.
Il libro parte come un fumettone splatter caotico e demenziale, difficilmente masticabile per chi non è abituato allo stile eccentrico di Palahniuk.
Induce ad andare avanti il fatto di ritrovarsi a ridere di fronte al dramma di una modella orrendamente sfigurata da un colpo d'arma da fuoco: è evidente che per ottenere un effetto del genere occorre possedere doti narrative non comuni.
Nessuno la guarda, sembra diventata invisibile, emette suoni inarticolati, formula pensieri disperati: “Oh, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi, amatemi. Sarò chiunque vogliate che io sia”.
La parodia della moderna società americana procede per episodi dissacranti e sopra le righe, senza una precisa sequenza temporale, tra spaccati di vita familiare dove l'ipocrisia regna sovrana e set improbabili con la protagonista che posa docile alle direttive del fotografo:
“Dammi lussuria, piccola. Flash. Dammi malizia. Flash. Dammi ennui esistenzialista distaccato. Flash. Dammi intellettualismo rampante come meccanismo protettivo. Flash.”
Niente è come sembra, si è spesso ripetuto a proposito di questo romanzo.
Ma le clamorose rivelazioni delle ultime pagine non stupiscono più di quanto già facciano certe delucidazioni sul sesso spinto snocciolate ai genitori durante il giorno del Ringraziamento o il loro regalo di Natale alla figlia: preservativi adatti a tutte le esigenze (qui l'umorismo surreale è da manuale).
C'è dietro tutta una tragedia familiare su un figlio gay, con i due coniugi che si affannano a mostrarsi omofobi pentiti, convertiti alla causa fino all'ossessione paranoica (che siano loro alla fine i veri mostri invisibili?).
Frasi argute e “fuori dalle etichette” si alternano a quintalate di psicofarmaci ed estrogeni ingoiati come mentine, mentre seguiamo in giro per gli States un bizzarro terzetto: l'ex modella mostruosa, il bel transessuale, l'ex fidanzato poliziotto non esattamente etero.
Qualcosa li accomuna e qualcuno di loro lo sa, ma forse non sa che anche l'altro sa...
In questo marasma c'è spazio per un paio di scene omosex un po' troppo vicine alla pornografia e per riflessioni che mirano a scuotere le coscienze:
“Siamo così intrappolati che qualsiasi via d'uscita riusciamo a immaginare è solo un'altra parte della trappola. Qualsiasi cosa vogliamo, siamo ammaestrati a volerla”.
Dunque: “Non fare quello che vuoi. Fai quello che non vuoi. Fai quello che sei allenata a non volere”.
Questa regola è la chiave della libertà secondo Palahniuk, che non dimentica l'importanza dell'amore incondizionato:
“Completamente e totalmente, permanentemente e senza speranza di ricompensa, solo come un atto di volontà, amerò qualcuno” (ma la volontà non era ammaestrata?).
Lo scrittore incastona le sue perle di saggezza su un materiale che è spesso troppo confusionario per risultare del tutto convincente, ed è un peccato, anche perché la narrazione risulta appesantita e la piacevolezza del romanzo ne risente.
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Commenti
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Ordina
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@Mario: penso che ci riproverò con Fight Club, non si sa mai :-)
non conosco l'autore. dici che dovrei?
bella la tua recensione, sembra che in quel caos tu , alla fine ,ti sia raccapezzata.
non so se mi ispira .
notte paola
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