Dettagli Recensione
"Heeeeeeeey Juuuuude..."
Solo un paio di considerazioni, dato che molto é giá stato detto da chi mi precede.
Benché Norwegian Wood sia il mio primo e, per ora, unico approccio a Murakami, so di non dovermi stupire dei tantissimi riferimenti alla musica e cultura occidentale in genere; é risaputo infatti che l’autore é ghiotto di letteratura e musica da America ed Europa, in cui ha anche vissuto. Eppure mi ha istintivamente portato a domandarmi quanto fosse verosimile che tra i pochi personaggi rappresentati, un campione tanto ristretto di popolazione giapponese, ce ne fossero almeno due (Toru e Reiko) cosí intrippati da Beatles, Bob Dylan, Stevie Wonder, Ray Charles ed altri mostri sacri della nostra [nostra occidentale, concedetemelo] tradizione. Niente paura gente, mi sono subito bacchettato da solo! Mi son risposto che l’intento dell’autore non deve necessariamente essere quello di dipingere uno spaccato di societá in termini realistici! E devo dire che non mi é dispiaciuto affatto trovare, seminati qua e lá, Beach Boys e Gershwin, Dionne Warwick e Bach... Per me, che sono sí di un’altra generazione ma amo proprio quella musica lí, é naturale riuscire a percepire il “bello” sparpagliato tra le pagine del romanzo.
Ho trovato decisamente piú “giapponese” invece il ritratto fatto della sessualitá, cosí priva di scrupoli di carattere religioso; in particolare la donna la si percepisce allo stesso tempo accomodante ma decisa, docile ma intraprendente, con un pizzico di subordinazione all’appagamento dell’uomo.
In due parole: da leggere, non solo perché é un bel libro, ma anche per scoprire il romanzo che ha segnato una generazione di lettori giappi.
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Io l'ho letto e la tua mi pare una delle recensioni più obiettive.
Pia