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Pensavo fosse amore e invece.....
Rossella O'Hara, è una giovane donna, un fiore selvatico cresciuto a Tara, una piantagione della pigra Georgia sudista.
Qui, tra languidi paesaggi soleggiati e malinconiche nenie intonate dagli schiavi negri dediti alla raccolta del cotone, vive una vita prospera e agiata con la sua famiglia.
Corteggiata ed ammirata dai giovani del posto ma tenuta a distanza dalle coetanee per il suo carattere egocentrico e vanitoso, la ragazza ama segretamente il mellifluo Ashley Wilkes, rampollo della tenuta confinante delle Dodici Querce.
Ashley, però, è già promesso alla dolce e caritatevole cugina Melania Hamilton con la quale sta per convolare a giuste nozze.
La notizia dell'imminente matrimonio, colpisce Rossella quanto uno schiaffo in pieno viso.
Dominata, infatti, da un carattere capriccioso ed egoista, mal sopporta l'idea di arrivare seconda.
Durante una festa alle Dodici Querce, chiusi nella penombra di una stanza, Rossella si abbandona ad una vibrante dichiarazione d'amore, ma nello stesso luogo c'è qualcuno che, ben nascosto, ascolta divertito.
L'anonimo ascoltatore, che si rivelerà solo all'uscita di scena di Ashley, è l'avventuriero Rhett Butler, uomo di mondo dalla dubbia fama e mercenario della peggior specie, privo di scrupoli e sfacciatamente ricco.
Rhett, che capisce sin da subito l'indole di Rossella, la punzecchia divertito pur restando molto colpito dalla sua bellezza.
La ragazza, al contrario, falsamente scandalizzata dalla strafottenza e dall'irriverenza dell'uomo, risponde per le rime ed esce di scena.
Si chiude così il primo incontro/scontro tra i due protagonisti che gettano le basi di un rapporto tormentato che si protrarrà per molti anni della loro esistenza.
Sullo sfondo di queste dinamiche amorose, il meccanismo perverso della guerra di secessione americana muterà i panorami e dissolverà le certezze incidendo, a suo piacimento, sui destini di tutte le persone coinvolte.
Romanzo unico della scrittrice americana Margaret Mitchell, ebbe un enorme successo di pubblico e portò alla ribalta due anti eroi emblemi di un'America arrivista e senza scrupoli.
In tanti hanno amato il personaggio di Rossella, donna dalle mille risorse, coraggiosa e scaltra ma pronta a calpestare tutto e tutti pur di raggiungere i propri scopi e saziare i propri bisogni.
Personalmente, e non me ne vogliate per questo, l'ho detestata.
Non v'è alcun dubbio sullo spessore del personaggio che resta un capolavoro assoluto di caratterizzazione ma per me è stata quasi impossibile da sostenere anche solo attraverso la semplice lettura, che ho dovuto interrompere più volte. Rossella concentra in sé troppe negatività risultando esasperante e inconciliabile con la mia visione della vita, dei sentimenti e dei rapporti interpersonali. Apparentemente la sua figura sembra riscattarsi attraverso l'amore per Tara, l'amata terra natia, ma in realtà è solo un fuoco fatuo perché l'amore per la terra non le appartiene realmente, esso è stato semplicemente ereditato dal padre irlandese quindi è innato nel suo dna. Espressa questa piccola critica non posso che dir bene di tutto l'apparato narrativo messo su dalla Mitchell.
Potente e appassionata la ricostruzione degli scenari di guerra. Indimenticabile la fuga da un'Atlanta assediata dai nordisti. Romanzo storico che sfiora l'epopea epica mancando, però, di poesia e di tenerezza. Impossibile non considerarlo un capolavoro. Impossibile non amarlo ma io mi tiro fuori.
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Comunque, nel mio caso, anche una rilettura servirebbe a poco...Rossella è Rossella, si presenta subito per quello che è quindi o la si ama o la si odia....ed io ho scelto da che parte stare. ;)
Se ci pensi, chi sono coloro che ci lasciano un ricordo? Proprio figure forti come Rossella...nel bene e nel male...
Se lo leggerò, ti farò sapere...chissà...
Pia
Poi decisi di leggere il romanzo, ma mi bloccai dopo pochissime pagine......mi fece un'impressione molto diversa o forse conoscendo già la trama non trovai gli stimoli per andare avanti......
il film l'ho amato come te....il libro è bello ma non coinvolge e la delusione è tanta...sinceramente non credo che l'interruzione della lettura dipenda dal fatto che conosciamo bene il film...in realtà il nocciolo della questione è tutto nello stile della Mitchell....troppo rigido e distaccato; se si aggiunge poi, il personaggio di Rossella, il dado è tratto. :) grazie mille Silvia :)
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