Dettagli Recensione
letteratura e libertà
Siamo in Iran, nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini e Teheran è teatro di violenze e intolleranze inconcepibili.
Si profila, lentamente, nella narrazione, la possibilità di un'oasi di pace: è un luogo, quello della cultura, staccato dall'ufficialità del sapere.
Una docente universitaria, in cui si intravvede l'autrice, Azar Nafisi che ha insegnato Letteratura inglese in vari atenei della capitale iraniana e che dal 1997 emigra negli Stati Uniti dove insegna alla Johns Hopkins University, quasi in una atmosfera di gruppi di donne in autocoscienza, legge e fa leggere alle sue allieve i romanzi dell'ottocento occidentale, proibiti dalla cultura del potere.
Sono donne che analizzano, smontano e ricompongono i racconti e i romanzi . Studiano la struttura di Orgoglio e pregiudizio, si chiedono come mai Lolita e Madame Bovary ci riempiono di gioia e "piangiamo per Emma e il nostro cuore si strugge per la piccola, volgare e sfacciata" Lolita.
Analisi, affascinazioni mentali che divengono la fuga, l'oblio, il varco.
Che stabiliscono i criteri di un antisistema, di una lotta pacifica, tutta volta alla speranza e alla scoperta di un altro mondo possibile.
È l'amore sublime per la letteratura che consente di dimenticare le ossessioni di un ostracismo culturale islamico, fragile, quanto violento.