Dettagli Recensione
Malaussèniano....
Pennac ci ripropone Malaussène nella veste di “capro espiatorio”, stavolta di una casa editrice, Le Edizioni del Taglione, diretta dalla Regina Zabo.
Dopo aver “risolto” il suo ultimo caso di protesta da parte di uno scrittore respinto decide di dare, per l'ennesima volta, le dimissioni.
In realtà è in uno stato di pessimismo a causa delle nozze della sorella Clara che avranno luogo il giorno dopo. Clara sposerà un uomo, Sant'Inverno, molto più vecchio di lei e direttore di un carcere moderno, in cui gli assassini hanno l'opportunità di riprendersi un po' di dignità tramite l'arte nelle sue varie forme espressive.
E qui abbiamo il primo colpo di scena. Il giorno del matrimonio arrivano tutti in grande pompa da Belleville al carcere per celebrare la funzione e trovano la polizia. Sant'Inverno è stato assassinato brutalmente.
Il caso viene assegnato al commissario Rabdomant, vecchia conoscenza di Malaussène, il quale gli chiede di tenersi alla larga dal caso lui e tutta la sua famiglia allargata. Per accontentarlo e per tirare su di morale Clara e tutti gli altri decide accettare l'ennesima proposta della regina Zabo che gli offre.”tutto l'amore del mondo”.
Fino a questo punto il libro è lento e non prende molto il lettore, mentre da questo momento in poi si evolve in una serie di colpi di scena che ti fanno venir voglia di continuare a leggere per sapere cosa succederà ancora.
Bello momlto bello il capitolo dedicato alla regina Zabo, secondo solo, a mio giudizio, a tutte le cellule che gridano:”basta con il cerebrocentrismo”.
Gran finale assicurato ma tutto come “predetto”....