Dettagli Recensione
Tropper è uno che sa scrivere.
Altro bel romanzo di Tropper. Per quanto il punto di partenza sia completamente diverso rispetto a "Portami a casa" (lì, nelle prime pagine, la moglie del protagonista veniva pescata a letto con il datore di lavoro di lui, con quel che ne conseguiva; qui, la moglie muore in un incidente aereo, prima ancora che il racconto inizi, segnandolo in modo indelebile), gli elementi comuni non mancano. In particolare il peso specifico che nelle due storie assume la famiglia, con intense caratterizzazioni dei suoi membri, sempre un po' bislacchi e in apparente contrasto, ma legatissimi tra loro. E, poi, il rapporto tormentato di lui con le esponenti, sempre belle (beato lui!) ma anche complicate (e qui è più normale :-) ), dell'altro sesso. Tropper mi piace. Ha un modo di scrivere scorrevole, non artificioso, moderno. Sa essere ironico ma anche emozionante. Per stile narrativo, gli metto accanto altri due autori per i quali ho una particolare predilezione: Hornby (quello di un tempo…) e Nichols.
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Tropper, Hornby e Nichols hanno in comune, a mio modo di vedere, lo stle narrativo: moderno, ironico, a tratti anche poetico (v., ad es., Alta fedeltà e Un giorno).
Hornby, purtroppo, da un po' si è perso per strada...
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