Dettagli Recensione
Chiamatemi Mrs Vertigo!
L’uomo sogna di volare da sempre, da bambini tutti abbiamo avuto il desiderio fantastico di metterci delle ali di farfalla, di angelo o semplicemente un mantello da far svolazzare saltando da uno o due gradini di slancio, oppure lanciandoci da una sedia a braccia aperte.
Oplà!
Volare come i nostri eroi, come i nostri amati fumetti o cartoni animati, perché volare è libertà, è conquista, è dominio del mondo che guardiamo dall’alto, ci fa apparire tutto un poco più piccolo e la mente si apre al pensiero strepitoso di dominare il mondo solo con lo sguardo.
L’uomo non può volare, ma sognare di volare si.
Paul Auster, attraverso il mondo di Walt, ragazzino orfano che imparerà a volare sotto l’ala del maestro ungherese Yehudi, un po’ stregone e un po’ artista, proietterà il lettore in una lettura vertiginosa e inebriante, affascinante e fantastica, dove il desiderio di volare inizia sin dalle prime pagine.
“Avevo dodici anni la prima volta che camminai sulle acque. A insegnarmi il trucco fu l’uomo vestito di nero e non sarebbe da me far finta di aver imparato nel giro di una notte. Maestro Yehudi, che mi aveva trovato quando di anni ne avevo solo nove, ero orfano e vagavo per le strade di Saint Louis mendicando spiccioli, mi aveva addestrato per tre anni di seguito prima di lasciarmi esibire i miei numeri in pubblico”.
Incipit che mi ha colpito e che mi ha fatto volare col pensiero, immedesimare nelle avventure mozzafiato e nelle disavventure più tristi e scabrose, dove la dolcezza ha pochi spiragli (Mrs Witherspoon le incarna tutte) e la violenza dell’uomo si staglia nelle varie forme, dall’ egoismo più spicciolo al più spietato Ku Klux Klan. E si fa presto a tornare con i piedi per terra perché ad ogni crudeltà perpetrata corrisponde un capogiro, una vertigine e la testa duole per la paura. Si cresce e il mondo cambia, volare rimane il vero sogno dei fanciulli anche se il lato fanciullesco che è in ognuno di noi accarezza sempre il desiderio di spiccare il volo e viaggiare dentro noi stessi.
Volare è come vivere, respirare ed essere felici.
Le letture straordinarie sono quelle che rimangono nella mente perché hanno quel qualcosa in più che ci rimane dentro rispetto ad altre, la lettura che vince su altre è quella che in fondo ci cambia, ci lascia il segno e ci fa amare per davvero tutto quello che ci ha trasmesso.“Mr Vertigo” è stata una scoperta personale dell’anno scorso, ero così infatuata della storia che l’ho lasciata dentro di me e non l’ho sfogata nero su bianco, ma è sempre ritornata con insistenza, con piacere ho riletto vertiginosamente questo piccolo gioiellino che ha riacceso quella voglia nascosta di volare a braccia aperte e di gridarlo al mondo intero.
-…Saremmo costretti a ribattezzarti Mr Vertigo.
- Mr che?
- Mr vertigini. Mr capogiro. Mr paura- di –volare.
- Io non ho paura di un bel niente. Lo sapete.
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Commenti
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Dopo la trilogia di N.Y. questo potrebbe essere il prossimo che leggerò di Paul Auster.
leggetelo e poi fate sapere!!
@Cristina
si...hai detto bene Auster ha tracciato una bella allegoria
Mi hai fatto tornare un ricordo bellissimo, ero piccola e c'era un gran temporale, ero in giardino e avevo aperto un grosso ombrello, il vento era fortissimo e io mi sono alzata da terra, trascinata . Quei secondi non li ho dimenticati mai
:-)
mi hai incuriosita
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Valentina