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LA FAVOLA DEL CORAGGIO
Quando avevo 10 anni, la nostra maestra ci portò al cinema a vedere “La collina dei conigli”. Non ricordo la trama, ma ricordo perfettamente il nero, il marrone e tanto rosso, avvolti da una musica da inferno dantesco.
Sono passati tanti anni e in biblioteca ho trovato il libro. L’ho sfidato a dimostrarmi che la scelta della maestra non fosse stata una scelta sbagliata perché di quella mattina di novembre ho solo incubi.
Questa favola racconta la storia di undici coraggiosi conigli che, già scontenti e delusi, decidono di lasciare la propria conigliera persuasi dall’istinto di Quintilio. In lui, coniglio meno agile e forte di altri, riconoscono una veste profetica, che li mette in guardia da uno spaventoso pericolo che si abbatterà sulle loro tane.
Partono quindi senza una meta precisa, se non quella più lontana possibile, affidando il loro futuro ai loro sensi e alla fortuna. Dovranno combattere numerosi nemici, cambiare le loro abitudini e utilizzare strategie e inventiva per raggiungere la loro collina e fondare una nuova comunità.
In questo romanzo non ho trovato gli stessi colori cupi, ma colori caldi e accesi di una primavera che diventerà estate e poi inverno, i colori del coraggio e della speranza. La narrazione è gentile e priva di elementi troppo forti, solo piccoli cenni. Ho trovato conigli molto simili a noi, affrontare sensi di colpa, desiderare la libertà sdoganandosi dalle rigidità di una vita di regole imposte da altri.
La sfida con il libro l’ho vinta io, rimango convinta che la scelta della maestra sia stata sbagliata, eravamo troppo piccoli (e io lo sono tuttora) per vedere quella trasposizione in cartone animato, ma a me ormai adulta, Quintilio, Moscardo, Parruccone e tutti gli altri protagonisti hanno ricordato una volta di più che non si è mai troppo grandi per decidere di cercare con coraggio la propria felicità.
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Commenti
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Pia
ricordo che mi era piaciuto tanto.aspettavo il mio primo figlio, altri tempi....
brava sei stata sintetica ma non troppo. hai reso il senso del libro.
dovrò mettermi ad andare in biblioteca anch'io.
l'unica volta che sono andata, ho preso tutankamon, bello, raccontava della scoperta della tomba del faraone
dalla spedizione di carter.
notte paola
@Pia: cara Pia, la maestra secondo me ha sbagliato, sicuramente in buona fede. Il film è stato censurato in molti paesi per le scene violente...io avevo 10 anni e non me lo dimentico più :) grazie.
@Paola: grazie Paola! La biblioteca è un gran posto. Io faccio così: prendo in prestito vari titoli, li leggo e se qualche libro mi piace tanto lo compro. Io però abito in un paese minuscolo, quindi i titoli ci sono ma in pratica ce li litighiamo.. :)
Non ha senso vivere senza questi due insostituibili tesori, e sicuramente vale la pena di morire per essi.
Se necessario, combattere sempre, arrendersi mai, a nessun prezzo, e ce lo dimostra, a mio parere, proprio Quintilio, il più piccolo ed indifeso, ma MAI disposto ad arrendersi, MAI.
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Mi ispira il libro e anche la copertina e' molto bella, lo metto in lista grazie.