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La tela di ragno
 
La tela di ragno 2013-11-11 21:25:15 paola melegari
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
paola melegari Opinione inserita da paola melegari    11 Novembre, 2013
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theodor lohose, il piccolo uomo

La tela di ragno. Mi scuso, ma a causa mia è stato inserito un titolo non propriamente esatto ( di ragno e non del)

La tela di ragno, uno dei primi romanzi di Roth, pubblicato a puntate sul quotidiano del partito socialista austriaco, ci offre una lucida analisi della formazione dell’ideologia e del gerarca nazista.

Theodor , studente di legge, e precettore per una ricchissima famiglia ebrea, non è soddisfatto , ma soprattutto gli rode che fin dai tempi della scuola i primi della classe erano sempre ebrei, sempre, sul suo percorso lo superavano, li invidiava.
Persino la bellissima moglie di Efrussi, madre dei suoi studenti, era il suo ideale di donna, irraggiungibile.

Inizia così il cammino di Theodor, che passo passo migliora la sua posizione sociale alimentando l’ arrivismo, soprassedendo ad ogni regola morale , diventando assassino , spia, degradandosi sempre più
per la carriera, per emergere e far parlare di se’

La sua figura meschina ci rende l’idea di chi fossero effettivamente le SS e gli altri corpi militari nazisti.
Emblematica la fine, che ci insinua nella mente come dovesse essere vivere spiando e denunciando, rendendosi conto che chi spiava e denunciavo era lui stesso oggetto delle stesse azioni .

Pazzi in preda a follia collettiva , questo erano i nazisti, e il loro leader ne era la prova .

Lo consiglio per chi desidera approfondire la nascita del nazismo , in particolare lo consiglio a nadia.



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Consigliato a chi ha letto...
e vuole conoscere sulla formazione dei gerarchi nazisti
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Commenti

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E pensare che c'è chi parla ancora di nazisti vinti e di storia scritta dai vincitori... Pazzesco.
In risposta ad un precedente commento
paola melegari
12 Novembre, 2013
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vero.si dovranno pur consolare.
anche ora ci stanno provando a dominare l'europa. con altri mezzi, meno cruenti, ma efficaci
ciao crisrina
paola
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