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Io confesso
 
Io confesso 2013-11-09 19:03:43 Cla93
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Cla93 Opinione inserita da Cla93    09 Novembre, 2013
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Impotenza


Non ho mai letto John Grisham. Mi direte che sono un'ignorante, visto che amo i thriller / gialli.
Ho iniziato a leggere questo libro perché mi interessa l'argomento di cui tratta: la pena di morte. E' un tema che mi ha sempre colpita/scandalizzata e ho fatto molte ricerche in proposito.
All'inizio, leggendo la trama di questo libro, non ero molto convinta di leggerlo.
Poi, chi lo sa, alla fine è sempre il libro che ti sceglie, giusto?
Il reverendo Keith Schroeder mi è da subito stato antipatico. Non so perché, ma è così. Leggere un libro dove il protagonista ti sta antipatico è una tortura, ma presto mi sono accorta che il reverendo non era affatto il protagonista.
La storia sembra un classico. Un uomo, Travis Boyette, che confessa al reverendo di essere uno stupratore e un assassino, e che un ragazzo – Donté Drumm, un nero – sta per essere ucciso al posto suo, per un crimine che non ha mai commesso.
La classica lotta contro il tempo per fermare l'esecuzione.
L'avvocato di Donté, Robbie Flak, che non si da pace per salvare il ragazzo.
Il processo ben presto si viene a mostrare assurdo. Niente prove concrete che Drumm sia il colpevole del crimine. Nessun corpo ritrovato. Ma in Texas, questo non conta. Basta un confessione estorta a forza dalla polizia per uccidere un uomo.
Sicuramente è un libro che ti fa diventare di parte. Tutto, tutto sembra così palese e chiaro agli occhi del lettore: è assolutamente impossibile che Donté sia l'omicida!
E qui la rabbia sale, perché lo stato del Texas, con i suoi politici, i suoi governanti, i suoi giudici sembra non vedere, o non voler vedere dove sta la realtà.
I personaggi sono ben dipinti e assolutamente memorabili (la madre della vittima – una ragazza bianca – è resa da Gridham odiosa come non mai).
Sicuramente i temi affrontati in questo libro, sebbene “classici”, sono estremamente attuali: razzismo e pena di morte, due elementi che nel corso della storia americana spesso sono stati in coppia.
Impossibile non sperare che la pena di morte non colpisca più, leggendo questo libro.
Lettura consigliata, soprattutto a chi è interessato a temi sociali.

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