Dettagli Recensione
Junkyo
Minuscolo libriccino, poco piu' grande dell'opuscolo di un matrimonio cattolico, vorrei elencarvi i due motivi che mi hanno spinto ad acquistare questa nuova pubblicazione.
In primis si soddisfa la curiosita' di leggere un lavoro di Mishima tradotto direttamente dal giapponese, senza l'intercessione di sua maesta' La Lingua Inglese.
In secundis si tratta di un'edizione limitata di duemila copie numerate che probabilmente saranno destinate presto all'oblìo, quindi se mirate all'opera omnia...fate presto.
MARTIRIO e' un breve racconto giovanile dell'autore, dalle cui poche righe si evince il legame velenoso tra amore e morte che afferro' e possedette un Mishima ragazzino nella sua prima esperienza autoerotica, compiutasi di fronte all'immagine della raffigurazione del San Sebastiano di Guido Reni.
Un'immagine che lo stesso autore emulo' in eta' adulta in una nota fotografia che riprende la posa di quel dipinto; un soggetto controverso che ritroviamo in questo scritto attraverso il sacrificio del giovane Watari, in un bacio omosessuale tra adolescenti, nel dramma della morte inferta in nome di un martirio inspiegabile, inspiegato, violento e gratuito.
Poi gli occhi adombrati dalla pelle cinerea di un bambino spacciato si volgono al cielo, cercando lo sguardo di Dio tra le foglie verdi degli alberi.
Non e' certo un'opera imperdibile nel panorama letterario dell'autore, ma e' un piccolo tassello irrinunciabile se volete possedere ogni pubblicazione italiana dello scrittore giapponese, se ambite a tastare ogni tratto somatico nella bibliografia di un personaggio cosi' controverso ed affascinante.
Buona lettura.
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Commenti
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;-)
P.S. simpaticissimo il paragone con l'opuscolo matrimoniale
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:-)))