Dettagli Recensione
Splendido
Per una volta la prefazione a un romanzo rispecchia in modo talmente fedele il suo contenuto che merita veramente di essere (quanto meno in parte) trascritta: “ William Stoner ha una vita che sembra essere assai piatta e desolata. Non si allontana mai per più di centocinquanta chilometri da Booneville, il piccolo paese rurale in cui è nato, mantiene lo stesso lavoro per tutta la vita, per quasi quarantanni è infelicemente sposato alla stessa donna, ha sporadici contatti con l'amata figlia e per i suoi genitori è un estraneo, per sua ammissione ha soltanto due amici, uno dei quali morto in gioventù. Non sembra materia troppo promettente per un romanzo e tuttavia, in qualche modo, quasi miracoloso, John Williams fa della vita di William Stoner una storia appassionante, profonda e straziante”. (Peter Cameron).
Ho inizialmente pensato di abbandonare questo romanzo dopo poche pagine di lettura, tanto sciatta mi era apparsa la storia. Piano, piano, poi, mi ha attratto e poi travolto. E, alla fine, ci ho rimuginato sopra per giorni.
Un libro fantastico, che parla di tutti noi, che nasciamo, viviamo e moriamo senza lasciare traccia della nostra esistenza. Un esercito di “x”. Vite vissute, spesso, proprio come quella del protagonista di questo romanzo, con grande intensità e grandi emozioni. Ognuno con le proprie. Ma non ne rimane nulla, se non nella memoria di pochissimi…e anche questi, non scontati.
Un testo stupendo e che fa riflettere.