Dettagli Recensione
Non tutte le ciambelle...
La recensione che avevo letto su un quotidiano mi ha affascinato più del romanzo.
L'ho preso subito, pensando di gustarmelo in un momento di bisogno, perché la Nothomb mi piace, mi piace molto sia per il modo di narrare sia per la fantasia con cui crea situazioni al limite del reale.
Ma questa prova mi lascia davvero perplesso. A partire dai personaggi, dai loro dialoghi assurdi e non sempre acuti come vorrebbero sembrare, per passare alla situazione, che non si giustifica neppure appellandosi alla tipologia fiabesca, per finire con il contrasto tra il realismo della Parigi all'esterno della casa e l'assoluta mancanza di credibilità di ciò che avviene all'interno del palazzo, che non riesce ad affascinare il lettore, tranne che per pochi particolari (le ricette di don Elemirio, la gonna che cuce per lei, che non può non ricordare i fantastici vestiti indossati da Cenerentola per i balli a corte, almeno come raccontava la mia nonna).
Don Elemirio usa l'arma della perfezione, per sedurre Saturnine, e lei, suo malgrado, finisce col rimanerne stregata. Qualche tocco macabro porta la firma elegante dell'autrice, che però ha saputo fare di meglio.