Dettagli Recensione

 
Lamento di Portnoy
 
Lamento di Portnoy 2013-10-31 21:07:12 giuse 1754
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
giuse 1754 Opinione inserita da giuse 1754    31 Ottobre, 2013
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Sesso, ebraismo, senso di colpa.

Sesso, rapporto non risolto con la madre, conflittualità tra ebraismo e società americana, e poi ancora rapporti orali e autoerotismo, onanismo, e poi ancora sesso: di questo Il paziente Alexander Portnoy parla al dottor Spielvogel, cercando di porre rimedio a una (temporanea) impotenza sessuale.
La cosa strana è che questo disturbo l’ha colpito proprio durante una vacanza nella terra dei Padri, Israele, interagendo con le donne ebree, così diverse dalle donne americane che Portnoy ha incontrato in America.
Nella terra avita, dove il suo sentirsi “diverso” dovrebbe finalmente scomparire e fargli superare ogni conflitto, incredibilmente il suo corpo si ribella, mettendolo completamente in crisi.
Portnoy usa il sesso come la via per ribellarsi al percorso già tracciato nella famiglia ebraica tradizionale, rappresentata dai suoi, che prevede un’ordinata successione di studio, lavoro, matrimonio, figli.
Il problema è che la trasgressione, lungi dal rasserenarlo, gli crea continui sensi di colpa e lo porta a scegliere le donne più “sbagliate”. La compagna di studi Wasp (White-Anglo Saxon- Protestant) che con leggerezza rifiuta di convertirsi, o la modella stratosferica, da Portnoy soprannominata “Scimmia” per un evidente trasporto della medesima per la banana, che ha più di qualche difficoltà di scrittura.
Non posso dire che questo romanzo, uscito nel 1967 con grande clamore, non mi sia piaciuto. Certo, dall’autore di Pastorale americana mi aspettavo qualcosa di diverso, anche se, a ben pensarci, ho ritrovato anche qui la centralità del tema caro a Roth, ossia il complicato rapporto tra ebraismo e cultura americana.
Il linguaggio del “Lamento” è però completamente diverso: pirotecnico, esplicito, spesso scurrile, colto e riflessivo solo a tratti e più nell’ultima parte, quando ormai disperavo di trovare qualcosa di completamente diverso da un diario intimo di Rocco Siffredi.
Philiph Roth si conferma qui grande scrittore, ma è un po’poco per dare il massimo punteggio a tutto il resto del libro.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

1 risultati - visualizzati 1 - 1
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

gracy
01 Novembre, 2013
Segnala questo commento ad un moderatore
E' il mio primo Roth! Amore a prima vista :)) Pastorale è immenso, decisamente immenso non c'è confronto!
Aproposito..chissà come sarà il vero diario di Rocco Siffredi???
^__*
1 risultati - visualizzati 1 - 1

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera