Dettagli Recensione
epilogo dell'uomo comune
Come nasce la nostalgia? E quanto riusciamo davvero a ricordare della nostra vita?
Tony Webster uomo mediocre che si "accontenta " del suo piccolo lavoro, che si trova una moglie dalla quale divorzia che comunque gli rimane legata ed amica, che ha una figlia in salute che tutto sommato gli vuole bene, è lui il protagonista del romanzo.
L'arrivo inaspettato del lascito di 500 sterline della mamma della sua storica ex Veronica assieme al quaderno del suo amico Adrian, morto suicida quarant'anni prima, lo costringono per la prima volta nella vita a fare i conti con il passato , a rievocare fatti che egli stesso ha vissuto senza neanche redensene conto.
Molto buona la prima parte del romanzo in cui rievoca i ricordi dell'universita' le amicizie ed il suo primo amore.
Anche io come altri lettori, ho avuto la senzazione che con la seconda parte il romanzo , peraltro molto breve, rimanga un po' troppo "sospesa".
Non solo per la fine tremendamente triste alla quale il lettore gia' strizza un'occhio dalle prime pagine ma proprio per il senso di vuoto che comunica almeno a me "il non avere vissuto abbastanza".
Forse è quello che l'autore voleva trasmettere? Perche' suicidarsi? Perche' lasciarsi trasportare dalla corrente della vita ed accontetarsi del " poco"?
A partire da meta' libro l'ho letto due volte per rifletterci un po' su ed apprezzarlo fino in fondo.