Dettagli Recensione

 
Delitto e Castigo
 
Delitto e Castigo 2013-10-21 14:51:53 martacarta
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
martacarta Opinione inserita da martacarta    21 Ottobre, 2013
  -   Guarda tutte le mie opinioni

Quasi una teoria della razza.

É Raskoln’ikov stesso a illustrare le proprie riflessioni al sospettoso giudice istruttore Petrovi?: si tratta di una legge naturale della cui esistenza non dobbiamo dubitare, benché non sia stata ancora dimostrata biologicamente. Gli uomini, secondo il tormentato ex-studente di legge, si dividono, per natura, in due categorie: una inferiore, che è quella degli uomini ordinari che serve unicamente a procreare altri individui simili, e un’altra che è quella degli uomini veri e propri, i quali, cioè, hanno il dono o il talento di dire, in seno al loro ambiente, una parola nuova. I tratti caratteristici delle due categorie sono abbastanza netti: la prima categoria è composta, in linea di massima, da persone conservatrici che vivono nell’obbedienza. Quelli della seconda categoria, invece, violano tutti la legge, sono dei distruttori.
Questo pensiero, a ben vedere, non ha in sé niente di particolarmente sovversivo o originale; l’originalità sta nel fatto che Raskol’nikov, seguendo coerentemente il proprio ragionamento, arriva a risolvere secondo coscienza la “questione del sangue”. I delitti di questi uomini straordinari sono assai disparati, trattandosi di disobbedienti: per lo più, essi chiedono la distruzione del presente in nome di qualcosa di meglio. Se a uno di loro occorre, per realizzare la propria idea, passare sopra il sangue, sopra un cadavere, secondo Raskol’nikov egli può permettersi, in coscienza, di farlo.
Tuttavia, non c’è da preoccuparsi che venga sovvertito l’ordine sociale: l’incidenza del “diritto a delinquere” è minima, se si considera che l’enorme massa degli uomini (“il materiale”) esiste per arrivare a mettere al mondo questi grandi geni, coronamento dell’umanità, con una proporzione approssimativa di uno su migliaia di milioni di uomini.
Ed ecco che Petrovi? muove un’osservazione fondamentale: cosa potrebbe accadere se si verificasse qualche confusione e un individuo di una categoria immaginasse di appartenere a un’altra? “Oh, ma questo accade spessissimo!”, risponde Raskol’nikov, e noi con lui. Molti uomini “ordinari”, infatti, per un capriccio di natura, credono d’essere uomini d’avanguardia, “distruttori”. Per contro, molto sovente non si accorgono degli “uomini nuovi”, dei geni, e perfino li disprezzano.
Lo stesso Raskolnikov, fascinato dalla figura di Napoleone, sarà vittima di questa capricciosità di natura: dopo un’iniziale esaltazione del sé e una sorta di ebbrezza che porterà al delitto, giungerà il tormento e la piena consapevolezza del proprio errore, insieme a una necessità di espiazione.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

La compagnia degli enigmisti
Il mio assassino
Demon Copperhead
La stagione degli amori
Il dio dei boschi
Tatà
La prova della mia innocenza
La città e le sue mura incerte
Per sempre
La terra d'ombra
In questo piccolo mondo
Lo spirito bambino
Sirene
Giorno di vacanza
Génie la matta
Mattino e sera