Dettagli Recensione
Bello ma non esageriamo
L'argomento degli ipotetici scenari post apocalisse nucleare non è per niente originale , la letteratura ed il cinema sono pieni di precedenti più o meno (di solito meno...) riusciti.
Cosa distingue questo libro dagli altri ? : la prospettiva da cui viene guardata la vicenda , la capacità di Mc Carthy di rendere "vivibile" la solitudine dei personaggi , l'assenza di descrizioni ,a parte la cenere ed il buio, sembrano quasi voler sottolineare che non è rimasto effettivamente nulla.
Molto toccanti i punti in cui il padre racconta al figlio episodi e cose della vita prima della catastrofe e il bambino crede che siano favole "ma c'era veramente?...". Padre e figlio in viaggio verso quella che pare l'unica speranza (il mare...) , senza più nulla che abbia valore tranne il loro affetto. Drammatico il finale che però lascia ancora un barlume di speranza.
Sicuramente non è un capolavoro in assoluto (se agli americani basta così poco per innalzarlo a questo livello allora devono imparare parecchio in fatto di letteratura...) , ma nel contesto dei libri sull'umanità che si ricostruisce (o sopravvive) dopo una catastrofe di proporzioni planetarie è uno dei migliori.