Dettagli Recensione
Allora penso a Dean Moriarty...
Difficile commentare un libro che ti ha affiancato per un tratto della tua vita, ma io ci sto provando, fregandomene del risultato.
Come premesso “on the road” è un classico che amo,un’intoccabile della mia lista,
oltre per il suo contenuto proprio perché mi ricorda quei percorsi: in treno, sull’aereo, in metro, vagabondavo nel mio piccolo in cerca di qualcosa proprio come Dean e Sal.
Questo libro è una storia autentica un viaggio tra realtà e l’allucinazione,
il tutto vero come i km di cemento che i nostri protagonisti hanno e ci hanno fatto percorrere.
Del resto cosa ci si può aspettare da Kerouac uno dei più grandi della beat generation, un visionario,
lui era per il: “vero come la finzione”.
La lettura scorre liscia non come l’olio perché ogni tanto Kerouac mette nel romanzo dei sassi proprio per fermarci, a riflettere su quello che sta succedendo, è un trucco dello scrittore, ma cavolo che mano che ha nel mettere quei massi, sempre nel posto giusto al momento giusto.
un’opera che fa del “cercare” andando la sua ragione d’esistere … per poi terminare con la vecchiaia,
pensando ai fantasmi del passato.
Può essere una scelta condivisibile o meno ma in fondo che importa, a noi questo servono, storie da capire e di cui parlare: “dopotutto domani è un altro giorno” direbbe Rossella O’hara oppure:
“ ma perché pensare a questo con tutta la terra dorata davanti a me ed eventi imprevedibili di ogni tipo in attesa di sorprendermi e farmi sentire contento di essere vivi?” direbbe Sal Paradise ed : “evviva adesso si mangia” dico io.
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Commenti
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Bello leggerti.
Ho cercato e ricercato libri di questo genere ma purtoppo con scarsi risultati.
:-(
;)
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"Per andare dove, amico?"
"Non lo so, ma dobbiamo andare".