Dettagli Recensione
Capolavoro
Nulla nel libro è casuale. La vicenda umana e personale del protagonista è perfettamente integrata nello sviluppo della storia del Riech nella follia, insensatezza e smisurato eccesso dei suoi attori. Le figure di Speer, di Himmler e di altre figure minori sono tutte indifferentemente indovinate: Speer soprattutto è riconoscibilissimo per chiunque sia avvezzo alla sua storia e alle sue ambigue evoluzioni ideologiche. Il libro si legge con piacere pur nella sua implacabile e talora intollerabile brutalità in cui nulla però, ripeto, appare superfluo o dichiaratamente ridondante. Bene ha scritto chi ha sottolineato che il grande merito e coraggio dell'autore sia stato proporre una figura come Aue senza applicare in apparenza alcun giudizio nè umano nè storico: coraggio e merito perchè da parte di molta critica l'assioma non giudizio=giustificazione è un teorema che non ammette eccezioni.