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Due rette parallele
Un originale romanzo formativo, dove il mondo e le storie al suo interno assumono un aspetto onirico fatto di profezie che Murakami descrive con i vari toni dell'inquietudine. Durante la lettura non ne sono stato rapito, sono io che ho assorbito il testo. Il sogno diventava mio e Il tempo e lo spazio svanivano, un po' come nei luoghi dove l'autore ci porta.
Nakata parla con i gatti, è un ottimo falegname, ma purtroppo è anziano e soprattutto vuoto, non sa leggere e scrivere ne tanto meno formulare un ragionamento articolato, però .... deve fare qualcosa , qualcosa che solo lui può fare , ma non sa cosa.
Tamura Kafka invece ha quindici anni , intelligente, bello, saggio come Salomone e profondo come un filosofo greco, ma è stato maledetto, una dannazione edipica e incestuosa grava sulla sua esistenza, ma non sa come sottrarsi. Due personaggi opposti ma uniti da un destino parallelo. dove i cosa diventeranno come e i come diventano cosa. "E in tutto questo io chi sono ?" pensano entrambe.
I personaggi sono tutti caratterizzati in modo splendido, tangibile. Ognuno con le sue peculiarità , le sue emozioni e la sua crescita interiore. Ognuno di questi entra con i tempi giusti e ottiene spazio nella trama senza stravolgerla ma fondendosi in essa in modo armonioso .
Murakami può sembrare contrito ed ermetico inizialmente, ma con l'evolversi della trama anche lo stile cambia e si capisce che non è ne uno ne l'altro, è uno stile asservito allo scopo, che va mutando e seconda delle necessità. Nessuna sbavatura, nessuna incertezza, Limpido ! il tutto fa da giusta cornice in modo sistematico ad un fantastico mosaico di destini incrociati.
Lo consiglio caldamente a tutti, è un testo profondo e piacevole al tempo stesso, una storia che riesce rendere il mondo una metafora, o forse no...
Buona lettura !
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Commenti
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In effetti , Silvia, è il mio primo Murakami, l'ho letto senza saperne nulla. Intenzionalmente ho evitato di leggere le recensioni, in modo di non trovarmi con dei preconcetti. Sapevo solo che rientrava nel genere "Realismo magico"
Adesso voi due siete le Nakata del mio destin letterario. Inizio con Mishima. ;)
@Sary prima di tutto grazie... io penso che alcuni concetti non è che non si capiscano, ma vengono espresse con figure retoriche e metafore che non sono di nostro gusto e inoltre al di la della nostra logica di pensiero, quindi diventano testi difficili da assimilare a prescindere dalla loro profondità.
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é il tuo primo Murakami?
anche io ho iniziato a conoscere l'autore proprio da questo romanzo...