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Geisha per amore
Memorie...da un passato che sbiadisce i suoi contorni.
Memorie...di una bambina dagli occhi verde acqua.
Memorie...di un amore profondo come il Pacifico.
Memorie...di vite donate ad uomini che ne traggono piaceri.
Un fiume di parole scivola via dalla penna di Arthur Golden riversandosi sulla carta; sono parole che provengono da lontano, dalla voce tremolante di un io narrante al femminile che racconta il paese dei lussureggianti mandorli in fiore.
Questa è la terra dei giardini zen, profanati da trasparenti acque che scivolano su pietre levigate e sulle quali si ergono piccoli ponti in pietra.
È la terra dei templi che, come immobili cattedrali, inondano di silenzio le vie dei mercanti.
È la terra del sacrificio.
È la terra dell'obbedienza.
È la terra delle geishe.
La piccola Chiyo è nata povera come povera è la sua famiglia.
Suo padre è un pescatore taciturno, scontroso....è un uomo che ha perso tutto e l'ha riconquistato a fatica chinando le spalle dinanzi all'esistenza.
Sua madre è una donna dalla bellezza sfiorita, consumata da stenti e duro lavoro ma che ha dentro l'anima l'impetuosità di un torrente e il temperamento di un samurai. Solo la malattia riesce a sconfiggerla.
Ed è così che Chiyo e sua sorella Satsu assistono attonite alla fine della loro fanciullezza.
Due strade si diramano dinanzi a loro: per Satsu c'è la via del bordello; per Chiyo la via delle geishe.
La disperazione della separazione e del cambiamento, la scelta obbligata di una vita del tutto sconosciuta, il disagio dato da un ambiente rigido e spietato, precipitano Chiyo nel buio pesto dello sconforto.
Ma in quel buio, una luce si riflette sulle rive del Sunagawa.
Un uomo....
un gesto....
una voce che infiamma il cuore, che abbatte lo sconforto e che indica il cammino per il domani.
Il sogno di poter arrivare a lui può essere realizzato soltanto seguendo quell'unica strada dalla quale tenta disperatamente di fuggire.
Inizia così, per amore, il duro percorso di formazione che la vedrà crescere; Chiyo scompare e al suo posto appare Sayuri, la donna dagli occhi trasparenti, la bella rivale da eliminare, la geisha più desiderata dagli uomini.
Ma la guerra, con le sue brutture, spazzerà via i segreti e i rancori di quel mondo antico segnando per sempre gli animi e i volti dei protagonisti.
Questo romanzo riesce ad essere un vero e proprio contenitore di generi disparati: è un diario personale, una biografia, un romanzo di formazione, uno spaccato di storia e antiche tradizioni giapponesi nonché una splendida storia di passioni e conflitti.
La scrittura di Golden è morbida e delicata come carta di riso, raccoglie dettagli senza mai annoiare e si distende sui personaggi presentandoli al meglio attraverso nitide immagini. La cultura dello scrittore emerge continuamente suggerendo risvolti e spiegando gesti ma senza porsi ad un gradino superiore. I personaggi principali hanno spessore e carisma ed è impossibile dimenticarli. Un romanzo davvero coinvolgente e velato da un romanticismo pragmatico. Sono immensamente felice di averlo scoperto e vissuto dentro e soprattutto di poterlo consigliare senza ombra di dubbio.
Commenti
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È proprio questo il bello! Ognuno dona un po' di se stesso nelle recensioni.
Le mie letture vengono solitamente ignorate dai più perché rifiuto l'attualità in favore dei classici di un certo tipo. Fai come me....spallucce ;) grazie Sary!
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