Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Il weekend di Peter Cameron
“Il weekend” di Peter Cameron è un bellissimo romanzo breve, breve come il fine settimana che descrive.
Incontrarsi nella bella villa di campagna di proprietà di Marion e John, in occasione dell’anniversario della morte di Tony, dovrebbe avere, per i protagonisti di questa vicenda, lo scopo di rinnovare il profondo sentimento di amicizia, che li legava in passato.
Inaspettatamente Lyle, che era stato il compagno fedele di Tony, giunge con un nuovo amico, Robert, un giovane pittore dalle scarse risorse economiche che fa il cameriere in un ristorante, per dedicarsi alla pittura nel tempo libero.
Quell’armonia ideale che Marion aveva desiderato per quel fine settimana al riparo dal caos di New York, viene incrinata proprio dalla presenza di Robert, che diventa la nota dissonante in un concerto perfettamente equilibrato. Al centro del romanzo è certamente il tema dell’amore, sia esso eterosessuale, come tra Marion e John, sia omosessuale come tra Lyle e Tony prima e tra Lyle e Robert poi. Né poteva mancare il problematico rapporto madre- figlia che vede coinvolte Laura e Nina.
Ciò che appare evidente è la difficoltà di ogni singolo individuo a stabilire rapporti sereni e duraturi con la persona amata, quasi l’autore voglia sottintendere che il vero amore viene penalizzato e a volte addirittura annientato da una relazione stabile o istituzionalizzata. In questa prospettiva vanno considerati i frequenti tradimenti di Tony, che provocano dolore e risentimento in Lyle e la necessità di John di rifugiarsi nel suo orto relativamente lontano da Marion. Ed è proprio Marion il personaggio più problematico e meno positivo del romanzo. Certamente Cameron non mostra molta indulgenza con i suoi personaggi femminili, a cui attribuisce nevrosi e piccoli meschini egoismi.
Marion, infatti, non perde occasione per mortificare Robert, ne mette in luce la scarsa educazione e lo fa sentire un outsider in quel mondo così attento all’estetica e all’arte, che difficilmente accetta nuove energie dall’esterno.
Ed è il rapporto con l’arte, l’altro grande tema di questo romanzo: il rapporto tra l’opera e il suo fruitore si pone nell’esplicito interrogativo se sia l’uno a ricevere di più dall’altra o viceversa. E qui Cameron distingue tra letteratura e pittura.
L’arte non può chiudersi in un dialogo tra artisti, ma deve aprirsi alla società a cui si rivolge e anzi rappresentarla. In questo senso l’astrazione non ha ragione d’esistere.
“Io non porto nulla a un quadro: sta al quadro portare qualcosa a me.” - dice Lyle.
Lo stile di questo scrittore è perfetto, l’analisi dei personaggi profonda e accurata. Un testo breve che dà un grande contributo alla grande letteratura.
Indicazioni utili
Commenti
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
Ordina
|
5 risultati - visualizzati 1 - 5 |
è un autore che non conosco ma di cui leggo sempre con interesse le recensioni dei suoi romanzi..