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L'ago nel pagliaio
Die Nadel (L’ago) Questo è il nome in codice della spia al servizio del III Reich; su di lui gravano le sorti della guerra. Non può farsi scoprire, non deve farsi catturare, deve lasciare Londra e l’Inghilterra per riferire direttamente ad Adolf Hitler. Perche lui è un suo uomo, lui è l’uomo della verità.
L’ago è la spia per antonomasia, gelida, spietata, camaleontica con un intelligenza fuori dal comune, fisicamente preparata; ma anche le spie hanno un cuore!
L’ombra degli eserciti alleati si stagliano sulle coste nord europee, minacciando una Germania che barcolla ma non molla, ma dove il martello si abbatterà su Calais o in Normandia ? Lo stato maggiore del Reich deciderà dove attendere il nemico solo dopo che il Fuhrer avrà avuto modo di ascoltare Die Nadel .
Dal canto loro gli Inglesi non possono permettersi che una spia accreditata riferisca informazioni tanto vitali, a cosi poco tempo dal D-Day e si affidano ad un uomo, un professore di storia grassottello e ormai in la con gli anni. Catturare la fantomatica spia, questo è l'imperativo ! (che a dirla tutta non sanno nemmeno se esiste ) vivo o morto non importa, non deve lasciare l’Inghilterra.
Follet , per quanto in questo romanzo fosse ancora uno scrittore in potenza, ci regala un romanzo godibilissimo, con delle situazioni avvincenti annegate nella “storia” condita alla Follet . Dialoghi ben curati con un linguaggio molto affine al periodo. Azioni al cardiopalma, suspense e una caccia all’uomo senza quartiere sorreggono, come colonne doriche, una volta di pagine coinvolgenti.
Il romanzo si fa letteralmente divorare, diventa avvincente fin da subito, restituendoci emozioni forti già dalle prime pagine. Ma non sono certo solo le emozioni forti a dettare i tempi di questo romanzo, gli aneddoti storici e l’affascinante descrizione dei protagonisti sin nel intimo ci legano a loro sgretolando quel sottile strato di confine che separa il buono dal cattivo, lasciandoci la scelta di tifare per uno o per l’altro.
Follet è un illusionista della fabula ! prende un periodo particolare ci ricama dentro una storia di fantasia vi incastra i suoi personaggi e quando finisci il libro ti lascia sempre quel rammarico sull’ultima pagina. Peccato è finito !
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Bravo, a suo tempo, Follett a scriverlo e bravo tu ad avercelo fatto ricordare. W "La cruna dell'ago"!