Dettagli Recensione
UN LIBRO PER TUTTI
Una storia apparentemente destinata a piccoli lettori, che invece dopo averla letta ti appare grande ed infinita. Un storia presa come metafora per comunicare in maniera velata ma efficace che la vita è bella, bisogna viverla fino in fondo senza lasciarsi scoraggiare da eventi a volte insormontabili.
La diversità, intesa come la paura dell’altro, in questo romanzo viene demolita in più occasioni. In primis le diversità dei vari credi religiosi, qui trattata, forse in maniera abbastanza superficiale, grazie alla figura di PI, che non riesce a decidere quale sia la fede preferita. In tutte e tre le religioni (indù, cristiana e mussulmana) trova qualcosa di buono, non in contrasto con le altre. Non riuscirà a capire per quale motivo una scelta debba per forza escludere le altre, visto che tutte hanno come obiettivo la salvezza dell’uomo.
La convivenza forzata per sette lunghi mesi, tra un bambino e una tigre in pochissimi metri, ci ricorda che molte volte basta la volontà per trovare compromessi per una pacifica convivenza, anche fra individui apparentemente diversi. Naturalmente in questi casi è necessario il sacrificio di ognuna delle parti per trovare gli equilibri necessari. Mi viene subito in mente la questione Palestinese o la semplice convivenza fra immigrati e le popolazioni locali. Il protagonista di questo libro PI ci ha dimostrato che capendo e rispettando le esigenze del suo “compagno di viaggio”, ha avuto salva la vita, trovando una sorte di equilibrio per entrambi vantaggioso; senza dimenticarci che in questo caso la metafora è molto spinta ma efficace, trattandosi di un animale selvaggio.
Analizzando invece lo stile di scrittura di questo autore, devo dire che in più di un occasione il ritmo mi è sembrato un pò blando, ma sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla scelta del finale. Essendo una “bella favola”, mi sarei aspettato un finale del tipo: …… “e vissero felici e contenti”, invece mi ha spiazzato, mettendo altra carne sul fuoco, per una ulteriore riflessione.
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Commenti
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io non ho visto ancora il film, ma nel libro il messaggio mi è sembrato molto chiaro. Una sorta di arca di Noè dove ogni animale dalla tigre, alla zebra e all'orango ha una propria valenza simbolica. Sono solo curioso di vedere il film per capire come il regista ha gestito la parte finale. Forse la più difficile da tradurre in immagini.
Ah....portati qualcosa contro il mal di mare se lo vedrai in 3D :)))
Pia
Una bella recensione.
Ciao Dennis.
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